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Cambiaso si limita al compitino: non aggiunge novità a una manovra troppo lenta e prevedibili, ma ha anche un merito. La pagella

Cambiaso si limita al compitino, il quotidiano severo con l’esterno: salva solo l’imbucata per McKennie, per il resto è bocciato. Voto e pagella
Nel calcio, a volte, un passaggio decisivo non basta a salvare una prestazione complessiva che lascia a desiderare. È il caso di Andrea Cambiaso, la cui prova in Juventus-Pafos è stata analizzata con occhio critico da La Gazzetta dello Sport. Nonostante sia stato l’autore dell’assist che ha permesso a Weston McKennie di sbloccare il risultato e scacciare i fantasmi, il terzino bianconero non raggiunge la sufficienza sulla Rosea.
Il voto è un 5,5 che pesa e che sottolinea come, per gran parte della gara, anche uno dei giocatori più tecnici della rosa sia rimasto impantanato nella mediocrità generale del primo tempo. Il quotidiano riconosce il lampo di genio sul gol, ma condanna l’atteggiamento tattico mostrato fino a quel momento, ritenuto sterile e privo di vera incisività.
Ecco il giudizio integrale riportato dal giornale:
CAMBIASO 5,5 – Taglia il campo, ma lo taglia senza aggiungere una novità a una manovra lenta e troppo prevedibile: ha il merito di invitare McKennie al tiro da tre punti
La metafora cestistica del “tiro da tre punti” serve a evidenziare l’importanza capitale del gol vittoria, ma la motivazione del voto punisce la “manovra lenta e troppo prevedibile” di cui Cambiaso è stato complice. Tagliare il campo senza creare superiorità o sorprese, secondo la Gazzetta, non è sufficiente per un giocatore delle sue qualità, chiamato a fare la differenza con costanza e non solo con un singolo episodio, per quanto decisivo.
