Rugani Juventus, il difensore si candida a risorsa importante per Spalletti nel prossimo ciclo di partite: il piano sul bianconero

Rugani Juventus, il difensore è tornato a disposizione nel match di ieri e offre al tecnico un’alternativa importante dietro in questo ciclo di partite

La vittoria convincente ottenuta ieri sera all’Allianz Stadium contro il Pafos non ha consegnato agli archivi soltanto tre punti fondamentali per il cammino europeo della Juventus, ma ha anche sancito ufficialmente la fine dell’emergenza numerica nel reparto arretrato. Tra i sorrisi per il 2-0 firmato McKennie-David, c’è spazio anche per la soddisfazione di aver rivisto in panchina Daniele Rugani. Il difensore ha vissuto la gara in panchina insieme al compagno di reparto Gleison Bremer, confermando di essere finalmente guarito e pronto a dare il suo contributo.

L’edizione odierna di Tuttosport sottolinea con forza l’importanza strategica di questo recupero. Per settimane, Luciano Spalletti è stato costretto a fare i salti mortali per allestire una linea difensiva competitiva, arrivando persino ad adattare centrocampisti come Koopmeiners nel ruolo di braccetto, con risultati alterni e qualche sofferenza di troppo. Il ritorno di Rugani cambia drasticamente questo scenario: il tecnico di Certaldo ritrova un centrale di ruolo, esperto, affidabile e perfettamente a conoscenza dei meccanismi del calcio italiano ed europeo.

In un momento cruciale della stagione, dove gli impegni si susseguono a ritmo frenetico tra Serie A e Champions League e dove ogni punto pesa il doppio, avere un’opzione in più nelle rotazioni non è un lusso, ma una necessità vitale. Rugani non sarà forse il titolare inamovibile nelle gerarchie iniziali, ma si candida prepotentemente a diventare il “co-titolare” aggiunto, quell’elemento capace di far rifiatare i compagni senza abbassare il livello di attenzione o, all’occorrenza, di blindare il risultato nei finali di gara.

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La sua presenza offre a Spalletti la possibilità di gestire con molta più serenità il minutaggio degli altri difensori, evitando di spremere oltremodo chi ha tirato la carretta finora. Con il rientro di Rugani (e quello imminente di Bremer a pieno regime), la difesa bianconera torna ad avere quella profondità e quella solidità che sono indispensabili per competere su due fronti fino alla fine. L’emergenza è finita, ora inizia la fase della gestione delle risorse, e il numero 24 è pronto a rispondere presente.