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Mercato Juve, Spalletti senza filtri verso la sessione di gennaio: «Mi fido dei miei calciatori ma…». Cosa ha detto dopo il Pafos

Mercato Juve, il tecnico in conferenza glissa sugli acquisti ribadendo la stima per il gruppo e la consapevolezza che in bianconero contano i risultati
La vittoria contro il Pafos ha riportato un po’ di serenità nell’ambiente bianconero, ma con l’avvicinarsi della sessione invernale di calciomercato, le domande sul futuro della rosa diventano inevitabili. Nella conferenza stampa post-partita, Luciano Spalletti non si è sottratto al quesito riguardante possibili interventi a gennaio per puntellare una squadra che ha mostrato alcune lacune, ma la sua risposta è stata da leader che vuole proteggere il gruppo e responsabilizzare sé stesso.
Il tecnico di Certaldo ha rifiutato categoricamente di utilizzare il mercato come un alibi o come una via di fuga dalle difficoltà attuali. Per Spalletti, chiedere rinforzi sarebbe la strada più facile, un “aiuto” che molti colleghi cercano, ma lui preferisce concentrarsi sul materiale umano a disposizione. Ha ribadito di aver accettato la sfida Juventus con convinzione e di vedere in questa rosa delle potenzialità che forse non sono ancora emerse del tutto a causa della mancanza di tempo per lavorare sul campo, dato il calendario fitto.
MERCATO DI GENNAIO? – «Se si va a fare questi discorsi diventerebbe un aiuto per tutti quelli che fanno il mio lavoro, anche se le cose fossero diverse. Ho accettato di allenare questa squadra, non ho cambiato idea, vedo delle potenzialità. Non ho molto tempo per lavorarci perché in questi periodi non ci si allena per niente».
La fiducia dell’allenatore è duplice: verso i calciatori, di cui apprezza la “conoscenza” calcistica, e verso sé stesso. Spalletti ha voluto sottolineare con orgoglio il percorso che lo ha portato sulla panchina più prestigiosa d’Italia. Non è lì per caso, ma grazie a una carriera costruita sui risultati e sul lavoro quotidiano, rispondendo indirettamente a chi nutre dubbi sul suo operato in questa fase delicata.
FIDUCIA E CARRIERA – «Nutro fiducia per quella che è la conoscenza per molti calciatori. Mi fido delle loro qualità, mi fido anche delle mie, anche se qualcuno ha dei dubbi. Con me stesso sono arrivato alla Juventus, con me stesso ho fatto una carriera in giro per le città e per le squadre».
Infine, l’allenatore ha dipinto un quadro affascinante ma spietato del “mondo Juve”. Un ambiente che definisce “stellato” per la qualità delle strutture e dei collaboratori, un luogo dove si lavora al massimo (con la sveglia all’alba per essere al campo presto), ma dove vige una regola ferrea: il risultato è l’unico giudice. La consapevolezza è totale: senza vittorie, nessuno è al sicuro, nemmeno chi si alza alle 6 del mattino.
IL MONDO JUVE – «Domattina alle 6/6.30 sono lì. Sto benissimo a fare questo lavoro, il mondo Juve è stellato. Collaboratori di tutti i tipi di una qualità assoluta ma se non fai risultati vai a casa».
