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Atalanta Cagliari 2-1: altra boccata d’ossigeno dopo il Chelsea, Scamacca trascina Palladino verso la vittoria. Ecco com’è andata

Atalanta Cagliari 2-1: decisiva la doppietta di Scamacca per trascinare Palladino verso i tre punti. Ecco com’è andata
Torna il sorriso al “Gewiss Stadium” dove l’Atalanta conquista tre punti fondamentali in una gara vibrante e combattuta fino all’ultimo secondo. Nella sfida valida per il campionato di Serie A, i nerazzurri superano il Cagliari per 2-1, grazie alla serata di grazia del loro numero 9. Con questo successo, la squadra bergamasca sale a quota 19 punti, assestandosi all’11° posto in classifica e rilanciando le proprie ambizioni europee.
Avvio shock: la magia di Scamacca
La partita si accende fin dai primi istanti. Nonostante un avvio aggressivo degli ospiti guidati da Fabio Pisacane è l’Atalanta a sbloccare il match al 10′. Il protagonista è Gianluca Scamacca: il centravanti della Nazionale, servito da un’incursione di Ederson, estrae dal cilindro un colpo di tacco geniale che beffa la difesa avversaria.
Il primo tempo è un monologo nerazzurro a tratti, con Ademola Lookman che sfiora il raddoppio, fermato solo dai riflessi di un attento Elia Caprile tra i pali rossoblù.
La reazione sarda e il botta e risposta
Nella ripresa, la girandola dei cambi – con gli ingressi di Musah e Zalewski per dare freschezza alla Dea – non spegne l’ardore del Cagliari. Al 74′, arriva il meritato pareggio: una splendida azione manovrata vede Sebastiano Esposito servire di tacco Gianluca Gaetano. Il trequartista partenopeo, con freddezza glaciale, piazza la sfera all’angolino, scatenando l’esultanza (sanzionata col giallo) sotto il settore ospiti.
La parità, però, dura appena sei minuti. L’Atalanta, colpita nell’orgoglio, si riversa in avanti e all’80’ trova il nuovo vantaggio ancora con Scamacca. L’attaccante riceve palla, carica il destro e fa passare la sfera sotto le gambe di Caprile, siglando una doppietta pesantissima.
Assedio finale
Nel recupero, Pisacane tenta il tutto per tutto inserendo la torre Leonardo Pavoletti, ma la difesa orobica regge l’urto. Al triplice fischio è festa nerazzurra: l’Atalanta respira e guarda con più ottimismo al futuro, mentre il Cagliari esce a testa alta ma a mani vuote.
