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Pagelle Juve Roma (e contropagelle): solita partita immensa di Yildiz, Openda convincente – VIDEO
Pagelle Juve Roma: brillano gli autori dei gol Conceicao e Openda, mentre Yildiz incanta come al solito sulla trequarti. Tutti i voti e le analisi
Una notte da ricordare all’Allianz Stadium. La Juventus supera la Roma per 2-1 in un big match vibrante, deciso dalle fiammate dei suoi esterni offensivi ma costruito su una qualità tecnica diffusa e su una solidità difensiva ritrovata. Nelle nostre pagelle della sfida, spiccano le prestazioni dei protagonisti assoluti che hanno indirizzato i tre punti verso Torino, tra conferme ormai abitudinarie di talenti cristallini e ritorni fondamentali che cambiano il volto della squadra di Luciano Spalletti.
Le copertine se le prendono, giustamente, i marcatori. Francisco Conceição ha il merito enorme di stappare una partita tatticamente bloccata nel momento psicologicamente più importante, proprio a ridosso dell’intervallo. Il suo diagonale chirurgico è il coronamento di una prestazione elettrica, fatta di dribbling e imprevedibilità. Scelta vincente anche quella del tecnico di puntare sulla velocità dall’inizio: Loïs Openda risponde presente con una prova “convincente”. Il belga non solo trova la sua prima, liberatoria zampata vincente in campionato per il momentaneo 2-0, ma è una costante spina nel fianco per la retroguardia giallorossa, attaccando la profondità senza sosta.
Ma se l’attacco punge con i suoi sprinter, la luce arriva sempre dai piedi fatati di Kenan Yildiz. Per il numero 10 bianconero, premiato nel pre-partita dalla Lega, è la “solita partita immensa”. Pur non entrando nel tabellino dei marcatori, il fantasista turco è il padrone assoluto della trequarti: cuce il gioco con una maturità disarmante, regala strappi palla al piede che spaccano in due la Roma e illumina la manovra con giocate di classe pura. È lui il leader tecnico imprescindibile di questa Juve.
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Infine, la nota forse più lieta in ottica futura: il ritorno del Muro. Dopo un’assenza lunghissima durata ben 84 giorni, Gleison Bremer si riprende il centro della difesa dal primo minuto e lo fa da dominatore. Nessuna traccia di ruggine per il brasiliano, autore di una prestazione sontuosa fatta di anticipi netti, dominio nel gioco aereo e una leadership silenziosa che ha ridato sicurezza a tutto il reparto arretrato. Un rientro fondamentale che pesa quanto un gol.
