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McKennie: «Torino ormai come se fosse casa mia. 200 presenze? Difficile stare alla Juve così tanto tempo e raggiungere questo traguardo. Spero di rimanere qua» – VIDEO

McKennie: «Torino ormai come se fosse casa mia. 200 presenze? Difficile stare alla Juve così tanto tempo». Le parole del centrocampista texano
(l’inviato dall’oratorio salesiano Michele Rua) – Nonostante il fastidio ai flessori che lo tiene in forte dubbio per la trasferta di Pisa, Weston McKennie non ha voluto far mancare il suo sostegno ai più giovani.
Il centrocampista texano è stato il grande protagonista del pomeriggio all’Oratorio Salesiano Michele Rua di Torino, tappa scelta per il secondo evento italiano della sua fondazione, la “McKennie’s Magical Youth Mission“. Un’occasione speciale per ribadire l’impegno concreto verso orfani e ragazzi svantaggiati, con l’obiettivo di offrire loro istruzione e risorse per un futuro migliore. Tra sorrisi e regali, il numero 16 bianconero ha preso la parola per spiegare il senso della sua missione.
FONDAZIONE – «Sono molto felice di essere qua, mi piace sempre stare con i bambini e giocare con loro, portare sorrisi. L’anno scorso è stato bellissimo, passare tempo con loro e con tutte le persone che stanno qui»
JUVE IN CRESCITA – «Era troppo importante anche per i tifosi, per noi e per il mister. Prima eravamo in difficoltà ma ora abbiamo trovato una identità con il mister. Lui è un bravissimo allenatore e speriamo di chiudere con il Pisa con i tre punti»
SPALLETTI – «Lui fa attenzione alle piccole cose, che normalmente non staremmo attenti. Parla anche con i giocatori a livello individuale»
MENTALITÀ – «Lui ci chiede sempre il sacrificio per la squadra, per i compagni. Meglio fare assist che niente»
SCUDETTO – «Noi dobbiamo fare attenzione e concentraci sulla prossima partita, non pensare troppo alle altre cose»
TORINO – «Sono stato a parlare prima con mio papà e ho detto mamma mia sono qua da sei anni. Torino è stata per gran parte nella mia vita e voglio fare tutto quello che è possibile»
VERSO PISA – «Vediamo questa settimana e speriamo»
200 PRESENZE – «È un momento grande per me, per la mia famiglia e per la gente in America. Sono molto felice perchè la Juve è un grande club, è difficile stare qui e fare 200 presenze»
LEADER – «Sì, ma sono parole. Io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo faccio il mio lavoro, con forza e sacrificio. Così penso di essere un leader»
PAROLE DI SPALLETTI – «È sempre bello, io sono sempre disponibile per la squadra e per l’allenatore, speriamo di continuare»
RUOLO – «Ruolo? In campo. Mi piace giocare come centrocampista»
FUTURO – «Io lascio questo al mio agente, speriamo e vediamo»
