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Ferrara suona la carica: «La vittoria contro la Roma ha permesso alla Juve di riagganciare il gruppo di testa». Poi parla così dello Scudetto

Ferrara direttamente da Riyadh sprona i bianconeri di Spalletti: dopo il colpo con la Roma la lotta Scudetto è un obbligo. Le sue dichiarazioni
L’attenzione del calcio italiano è momentaneamente proiettata sulle luci scintillanti di Riyadh, dove si assegna il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Italiana. In questo scenario internazionale, una leggenda che conosce perfettamente il peso della maglia bianconera e le pressioni dei grandi appuntamenti ha voluto dire la sua. Si tratta di Ciro Ferrara, ex difensore e bandiera della Vecchia Signora, intercettato dai microfoni di Tmw a poche ore dal fischio d’inizio della finale. Ferrara, presente in Arabia Saudita per seguire l’evento, ha sottolineato l’importanza mentale di giocare per vincere un trofeo, indipendentemente dai protagonisti in campo.
DESIDERIO DI VINCERE – «Non c’è un calciatore che non abbia il desiderio di conquistare un titolo, a maggior ragione di queste due società che meritano entrambe di essere qui. I giocatori in campo daranno l’anima per conquistare un titolo importante per il loro palmarès, sarebbe il coronamento di quanto fanno l’anno scorso e una grandissima soddisfazione».
Tuttavia, il pensiero dell’ex centrale non poteva che virare sul momento d’oro vissuto dalla squadra di Luciano Spalletti. La recente vittoria nel big match contro la Roma ha cambiato l’inerzia della stagione, trasformando quella che sembrava una rincorsa difficile in una possibilità concreta. Ferrara analizza con lucidità l’equilibrio della Serie A, lanciando un messaggio inequivocabile all’ambiente: la storia del club impone di crederci fino all’ultimo secondo.
JUVE DI SPALLETTI – «Questo è un campionato equilibrato, dove se vinci una-due partite poi ti riagganci alle squadre sopra. La Juve, battendo la Roma, si è riagganciata e per la storia che ha deve lottare fino alla fine per vincere lo scudetto».
Per Ferrara, dunque, la classifica corta e la natura incerta del torneo giocano a favore dei bianconeri. Essersi “riagganciati” al treno di testa dopo aver battuto i giallorossi non è solo un dato statistico, ma un segnale psicologico. Con la rosa a disposizione e la guida tecnica di Spalletti, la Juventus ha ora l’obbligo morale e storico di puntare al massimo bersaglio, senza porsi limiti nella corsa al tricolore.
