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Quagliarella sicurissimo: «Pirlo il migliore con cui abbia giocato, impressionante. Bestemmiava dietro a Lichtsteiner perché…»

Quagliarella sicurissimo: «Pirlo il migliore con cui abbia giocato, impressionante. Bestemmiava dietro a Lichtsteiner perché…». Parla l’ex Juve
A Viva El Futbol, l’ex attaccante della Juventus Fabio Quagliarella ha ripercorso la sua variegata carriera, soffermandosi sui compagni di squadra che più lo hanno impressionato per talento e visione di gioco. Nonostante abbia condiviso lo spogliatoio con leggende del calibro di Alessandro Del Piero, Quagliarella ha individuato in Andrea Pirlo il vertice assoluto della qualità tecnica incontrata sui campi di calcio.
L’ex centravanti ha spiegato la sua scelta con aneddoti che sottolineano la personalità dominante e l’intelligenza fuori dal comune del “Maestro”. Ecco le sue parole: «Il giocatore più forte con cui ho giocato è sicuramente Andrea Pirlo. Io quando ho giocato con Alex Del Piero era già comunque in un’età grande, quindi non l’ho vissuto nei tempi d’oro. Poi nelle interviste ho sempre detto che gli attaccanti più forti con cui ho giocato sono Antonio Cassano e Antonio Di Natale».
Approfondendo il motivo per cui Pirlo fosse così speciale, Quagliarella ha ricordato: «Perché Pirlo se non gli davi la palla si incazzava anche se era marcato. Pirlo è un fenomeno, troppo intelligente. Quando lo marcavano a uomo lui portava l’attaccante, che solitamente l’attaccante provava a marcarlo, lo portava a spasso per il campo. Infatti quando finiva la partita sai cosa ci diceva a noi compagni di squadra? “Vai a chiedere all’attaccante di là se è finita la caccia al tesoro, se ha trovato qualcosa”. Andrea era così, impressionante. Mi ricordo Lichtsteiner al primo allenamento, gli bestemmiò dietro dicendogli: ‘non devi urlare, tu corri che la palla ti arriva, non mi chiamare’».
Oltre alla venerazione per Pirlo, Quagliarella ha confermato la sua storica ammirazione per i due “Antonio” del calcio italiano, Cassano e Di Natale, con i quali ha formato coppie d’attacco indimenticabili in Nazionale e nei club. Questi ricordi offrono uno spaccato autentico di una Serie A ricca di campioni che facevano dell’intelligenza tattica il loro punto di forza.
