Hanno Detto
Conferenza stampa Spalletti post Pisa Juve: «Per voi fino a due domeniche fa eravamo un po’ falliti e ora siamo un po’ campioni…Dentro la squadra c’è il desiderio di stare nella classifica che conta»

Conferenza stampa Spalletti post Pisa Juve: le sue dichiarazioni dopo il match della 17ª giornata di Serie A 2025/26
(inviato all’Arena Garibaldi) – Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa dopo Pisa Juve della 17ª giornata di Serie A 2025/26. Le sue dichiarazioni.
KOOPMEINERS – «Può giocare da tutte le parti perchè porta il suo stile di gioco. Non è un calciatore che ha la palla sui piedi, che si gira in un attimo. Mette filtranti importanti, fa giocate col piede che ha. Abbassato ha fatto meglio ma eravamo un po’ stanchi in quel momento lì e ho messo Miretti ma non è demerito suo, così come Loca che era ammonito. Su questi continui ribaltamenti, col Pisa che ha gamba, arrivi un attimo in ritardo e comprometti la partita con un giallo. Ho calciatori forti e faccio cambi per quello».
MCKENNIE A SINISTRA – «C’era da difendere un po’ su Tourè ma ho messo un po’ in difficoltà tutti… Nel terzo tempo è uno dei più forti di tutti, McKennie sa farlo. Ma non abbiamo acchiappato niente con queste idee. Ci è mancata un po’ di qualità di Openda, di Yildiz nel primo tempo. Siamo stati bene in campo ma nei primi 40′ la partita è stata equilibrata. Ci è mancata la qualità che si è vista nel secondo tempo, avendo avuto più inventiva».
LA JUVE GLI E’ PIACIUTA – «La Juventus mi è piaciuta perché ha giocato contro un avversario. Io non guardo i risultati ma le partite. Per voi fino a due domeniche fa eravamo un po’ falliti e ora siamo un po’ campioni, non c’è mai una sostanza intermedia. Io stimo l’allenatore, il presidente, non meritano la loro classifica. Essere a questo livello qui, giocare alla pari, siamo stati in partita senza fare cose eccezionali. La squadra ha guardato a realizzare ciò che desidera, dentro di loro c’è il desiderio di stare nella classifica che conta. Non si vuole accontentare di quello che ha fatto fino ad ora. Diventa fondamentale saper soffrire».
DIFESA A 4 – «Io ormai ho tentato un po’ di dirlo, non c’è più un vero sistema. Ci si passa solo a volta dal sistema che si vuole, è un continuo andare a ricoprire spazi. Non c’è più quell’ordine di sapere come stanno in campo gli altri. Ormai ci vengono addosso tutti, non si può più cominciare in superiorità nella nostra metà campo. Non abbiamo cambiato niente come sistema di gioco, è la partita che ti porta ad avere comportamenti diversi. La Juventus mi è piaciuta, forse di più di quanto tutti sapevano che ci sarebbe stata una partita tosta con la Roma. Riuscire a vedere le stesse cose oggi è da grandi calciatori».
