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Koopmeiners Juve e quell’investitura totale di Spalletti: «Può giocare dovunque». Poi svela il motivo per cui ha inserito Miretti nel finale

Koopmeiners Juve: Spalletti spiega la versatilità dell’olandese e i motivi del cambio nella sfida di ieri a Pisa, elogiando anche la sua rosa
Dopo il prezioso successo ottenuto per 0-2 all’Arena Garibaldi contro il Pisa, Luciano Spalletti ha analizzato in conferenza stampa la prestazione della sua Juventus, soffermandosi in particolare su uno dei cardini del centrocampo: Teun Koopmeiners. Il tecnico toscano ha voluto esaltare pubblicamente l’intelligenza tattica e la straordinaria duttilità dell’olandese, schierato ancora una volta come titolare. In una partita bloccata, fisica e “sporca”, Koopmeiners ha dimostrato di poter interpretare ruoli diversi con la stessa efficacia, portando in campo uno stile di gioco unico, fatto di grande sostanza e visione periferica.
Spalletti ha spiegato nel dettaglio come le caratteristiche specifiche del numero 8 gli permettano di incidere in varie zone del rettangolo verde. Pur non essendo un giocatore che si gira in un fazzoletto con la palla incollata al piede, la sua qualità nei passaggi filtranti e l’uso sapiente del mancino lo rendono una risorsa totale per la manovra bianconera.
KOOPMEINERS – «Può giocare da tutte le parti perchè porta il suo stile di gioco. Non è un calciatore che ha la palla sui piedi, che si gira in un attimo. Mette filtranti importanti, fa giocate col piede che ha. Abbassato ha fatto meglio ma eravamo un po’ stanchi in quel momento lì e ho messo Miretti ma non è demerito suo, così come Loca che era ammonito. Su questi continui ribaltamenti, col Pisa che ha gamba, arrivi un attimo in ritardo e comprometti la partita con un giallo. Ho calciatori forti e faccio cambi per quello».
L’allenatore ha poi chiarito un punto fondamentale per evitare malintesi: la sostituzione di Koopmeiners con Fabio Miretti nei minuti finali non è stata assolutamente una bocciatura per demeriti tecnici. La scelta è stata dettata esclusivamente dalla stanchezza accumulata e dalla necessità tattica di inserire forze fresche per gestire i ritmi alti e le ripartenze imposte dal Pisa. Lo stesso ragionamento prudente è stato applicato a Locatelli, preservato per evitare un’espulsione. Le parole di Spalletti confermano la totale fiducia nella profondità della rosa: avere “calciatori forti” pronti a subentrare dalla panchina è l’arma in più per vincere queste sfide e puntare con decisione allo Scudetto nel 2026.
