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Thiago Motta, spunta una nuova destinazione per la panchina. Ma a ‘bloccare’ tutto potrebbe essere un ex Juve! L’indiscrezione

Thiago Motta, nuova destinazione per la panchina. Ma a ‘frenare’ tutto potrebbe essere un ex Juve! Cosa sta succedendo
Doveva essere il profeta del nuovo ciclo bianconero, l’uomo della rinascita tattica a Torino, e invece l’avventura di Thiago Motta alla guida della Juventus si è infranta anzitempo con il licenziamento dello scorso marzo. Da quel momento, l’allenatore italo-brasiliano è rimasto alla finestra in attesa della chiamata giusta. Dopo tanti accostamenti caduti nel vuoto, l’occasione per il rilancio potrebbe arrivare dalla sua terra d’origine: secondo le indiscrezioni di Globoesporte, il suo nome circola con insistenza nei corridoi del Flamengo.
Filipe Luis ai saluti: braccio di ferro economico
La prestigiosa panchina del club di Rio de Janeiro rischia infatti di liberarsi a breve. L’attuale condottiero, Filipe Luis ha vissuto un 2025 da sogno conquistando il Brasileirão e la Copa Libertadores, arrendendosi solo ai rigori contro il PSG nella finale Intercontinentale. Tuttavia, il rinnovo del contratto, in scadenza il 31 dicembre, si è arenato. Il nodo è economico: la società ha proposto 4 milioni di euro, pretendendo però che la cifra copra anche gli emolumenti dello staff (il vice Ivan Palanco e il preparatore Diogo Linhares). Una condizione inaccettabile per l’allenatore. Con l’ultimatum fissato per domani, 29 dicembre, la rottura sembra a un passo.
Il casting e l’ombra di Danilo
La dirigenza rubro-negra sta vagliando le alternative. Oltre a Artur Jorge (blindato in Qatar da una clausola) e Leonardo Jardim, le quotazioni di Motta sono in ascesa. Sulla strada dell’ex Juve, però, si staglia un ostacolo ingombrante: Danilo. Il difensore brasiliano, leader carismatico e colonna della retroguardia del Flamengo, è lo stesso giocatore che Motta ha epurato dalla rosa bianconera nel gennaio 2025.
Le scorie di quell’addio non sono smaltite. Danilo lasciò Torino con l’amaro in bocca, dichiarando di aver subito scelte non sue dopo cinque anni di militanza, mentre Motta lo liquidò con freddezza in conferenza stampa. Oggi i ruoli si sono invertiti: Danilo è un idolo al Maracanã e la sua presenza nello spogliatoio potrebbe rappresentare un veto insormontabile per l’arrivo del suo vecchio “nemico“.
