Sacchi sullo Scudetto: «Ci sono miglioramenti con Spalletti»
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Sacchi senza mezzi termini sulla lotta allo Scudetto: «Ci sono miglioramenti con Spalletti: ecco chi ha la rosa più attrezzata in Serie A»

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Sacchi ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport su mister Spalletti e sulla lotta allo scudetto di quest’anno. Le ultime

La Juventus ha cambiato marcia con l’approdo di Luciano Spalletti, rientrando prepotentemente nella lotta per il vertice della classifica. Secondo l’ex tecnico Arrigo Sacchi, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il balzo in avanti della formazione torinese è evidente, sebbene il lavoro da compiere per raggiungere la perfezione sia ancora lungo.

Sacchi sottolinea come la capacità del tecnico toscano di incidere sui gruppi, già ampiamente dimostrata con lo scudetto vinto a Napoli, stia portando i primi frutti anche alla Continassa, nonostante sia subentrato a stagione in corso.

Sacchi analizza la Juventus: le parole su Yildiz

L’analisi di Sacchi si sofferma poi sui singoli che compongono lo scacchiere bianconero. Se da un lato Yildiz viene riconosciuto come un calciatore dai colpi di classe pura, dall’altro deve ancora maturare sotto il profilo della continuità psicologica per evitare di assentarsi durante i match. Allo stesso modo dovrà lavorare intensamente su profili come David e Openda per renderli centrali nel suo progetto tattico.

Nonostante la forza dell’Inter, favorita dalla profondità della rosa, la Juventus viene indicata come una pretendente seria al titolo, potendo contare su una ritrovata determinazione e su principi di gioco sempre più chiari che mirano al dominio del campo.

PAROLE «Juve migliorata con Spalletti, ma serve altro lavoro. Non partecipare alle coppe è un grande vantaggio per il Milan. La Juve ha fatto un bel balzo in avanti e va tenuta in seria considerazione. La classifica dice che è rientrata a tutti gli effetti tra le pretendenti al titolo e con l’arrivo di Spalletti ha certamente compiuto notevoli miglioramenti. D’altronde Luciano, lasciamo perdere l’esperienza in Nazionale, è uno che sa dove e come mettere le mani. Lo dimostra lo straordinario scudetto vinto a Napoli. Adesso si tratta di dare un gioco armonioso ai bianconeri, di far diventare questo gruppo una vera squadra. Alcuni principi che sono caratteristici di Spalletti già si cominciano a vedere, ad esempio il pressing fatto in un certo modo, la volontà di dominare il campo, la verticalizzazione immediata. Tuttavia c’è ancora parecchio da lavorare perché non tutti i meccanismi risultano perfetti.
E normale, dato che Spalletti è salito sul carro in corsa. Sul piano della determinazione e dell’attenzione mi sembra che siano già stati raggiunti discreti risultati. Ora bisogna insistere sullo sviluppo della manovra offensiva. Si dice che l’Inter è favorita perché è in testa, ma la classifica è molto corta e i nerazzurri, in questo campionato, hanno avuto diversi inciampi. Hanno la rosa più attrezzata per vincere il titolo. Yildiz ha i colpi del campione, su questo non si può discutere, però Spalletti deve lavorare su di lui per farlo crescere anche dal punto di vista psicologico. A volte, mi sembra che si assenti dalla partita. Su David e Openda credo che Spalletti debba lavorare parecchio per far sì che diventino determinanti nella sua Juventus».

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