Manna non ha dubbi sulle pretendenti allo scudetto: «Non c’è un favorito per il titolo, la Juventus ha Spalletti». Poi il commento su Conte

Manna ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato delle pretendenti allo scudetto, focalizzandosi anche sulla Juventus di Spalletti

Il campionato di Serie A sta vivendo una fase di estremo equilibrio, caratterizzata da una classifica corta e dall’assenza di un padrone assoluto. Giovanni Manna, intervistato dal Corriere dello Sport, ha offerto una panoramica dettagliata sulle pretendenti al titolo, inserendo la Juventus di Luciano Spalletti tra le protagoniste annunciate. Secondo il dirigente, il club bianconero ha effettuato investimenti pesanti per tornare competitivo ai massimi livelli, affidandosi a un tecnico di grande caratura internazionale. Tuttavia, la concorrenza resta agguerrita, con diverse squadre che possono vantare vantaggi tattici e strutturali non indifferenti per la volata finale.

Un passaggio significativo dell’intervista è dedicato ad Antonio Conte, figura che continua a rappresentare un parametro di eccellenza nel panorama calcistico nazionale. Manna ha evidenziato come l’energia e l’abnegazione siano i tratti distintivi del lavoro del tecnico salentino, capace di elevare costantemente gli standard prestazionali dei propri calciatori. In un torneo così imprevedibile, la capacità di mantenere alta la tensione quotidiana potrebbe risultare decisiva.

Manna sicuro: «L’Inter rimane la più forte, sulla Juve…»

Nonostante la forza dell’Inter e i vantaggi del Milan, la nuova Juventus targata Spalletti sembra avere tutte le carte in regola per recitare un ruolo di primo piano, a patto di confermare sul campo l’importante sforzo economico sostenuto dalla società durante le ultime sessioni di mercato.

PAROLE – «È un campionato dove tutti possono perdere con tutti e non c’è ancora un favorito. Il Milan è attrezzato, ha un sola competizione e un grande allenatore come Allegri. Anche la Roma ha un grande allenatore. La Juve ha Spalletti, un altro grande, e ha investito tanto. E poi c’è l’Inter: per me rimane la più forte, perché lo dice la storia e perché ha anche ringiovanito».

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