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Adani dà grandissimi meriti a Spalletti dopo Bologna Juve: «Quella che ha fatto è stata una buona scelta». A cosa si è riferito!

Adani, ex difensore ed ora opinionista, ha parlato così a La Nuova DS dopo la vittoria della Juventus contro il Bologna. Le sue parole
Nel consueto appuntamento post-partita con La Nuova DS, Lele Adani ha offerto la sua lettura tattica e psicologica della vittoria della Juventus al “Dall’Ara”. L’opinionista ed ex difensore ha promosso a pieni voti l’operato di Luciano Spalletti, sottolineando come il tecnico toscano abbia vinto la partita ben prima del fischio d’inizio, lavorando sulla testa dei giocatori e sulla strategia di gara.
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La strategia di Spalletti: “Ha tirato il collo ai difensori”
Secondo Adani, i tre punti conquistati a Bologna non sono frutto del caso, ma di una preparazione meticolosa. “Spalletti ha portato una reazione della squadra anche nella conferenza stampa della vigilia, ha preparato molto bene la partita“, ha spiegato l’opinionista. La chiave tattica, a suo avviso, è stata la gestione delle energie avversarie: “La scelta di tirare il collo ai difensori del Bologna un po’ stanchi è stata una buona scelta“. Una pressione costante che ha permesso alla Juve di creare pericoli per tutti i 90 minuti. Per Adani, vincere una gara così equilibrata, che “puoi perdere e vincere”, rappresenta un “valore aggiunto“ fondamentale per una squadra che “deve tornare a essere competitiva in tutte le competizioni“.
Il dualismo David-Openda: serve di più
Il focus si è poi spostato sul reparto offensivo, vero rebus di questo avvio di stagione. Adani non ha usato mezzi termini nel valutare la prestazione di Jonathan David. L’attaccante canadese, partito titolare, è stato bocciato: “Penso che David non ha fatto benissimo“. Giudizio diverso per Loïs Openda: il belga, subentrato nella ripresa, “è entrato bene”, dando la scossa che ha portato alla vittoria.
Tuttavia, il messaggio di Adani è rivolto a entrambi: “C’è da lavorare anche lì. Quelli sono gli attaccanti, quelli hanno sempre fatto gol prima di venire alla Juve“. L’invito è a ritrovare la vena realizzativa del passato, adattandosi però alle richieste del calcio moderno e di Spalletti: “Oggi l’attaccante deve giocare per la squadra e fare gol”. Non basta più solo finalizzare, serve partecipare alla manovra: la Juve aspetta i suoi bomber.
