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Allegri lancia il suo Milan: «Quest’anno abbiamo un grande obiettivo, ma non sarà semplice. Ecco perchè ho scelto di tornare in rossonero»

Allegri lancia il suo Milan: «Quest’anno abbiamo un grande obiettivo, ma non sarà semplice». Le dichiarazioni del nuovo allenatore rossonero
Massimiliano Allegri, nuovo tecnico del Milan, ha presentato da Singapore la prossima amichevole dei rossoneri in programma mercoledì contro l’Arsenal. Di seguito le parole dell’ex Juventus.
MODRIC – «Sono situazioni differenti rispetto a 15 anni fa. Abbiamo iniziato da 20 giorni, la squadra sta lavorando bene. Modric sarà importante per noi, è un campione e alzerà il livello tecnico. L’obiettivo è tornare a giocare la Champions, non facile perché ci sono squadre molto attrezzate e competitive».
STAGIONE SENZA COPPE – «L’aspetto positivo è che giocando una volta a settimana si ha più tempo per lavorare, assimilare i concetti e diventare più squadra. L’aspetto negativo è che non giocando la Champions non giochi grandi partite che tutti vorrebbero giocare. Io guardo il bicchiere mezzo pieno: dobbiamo lavorare bene perché il prossimo anno il Milan torni a giocare in Champions League. Sono tornato qua con entusiasmo e voglia. Sono focalizzato sull’obiettivo finale ovvero il Milan si qualifichi per la Champions 2026-27, una cosa fondamentale per il brand e per la società a livello economico».
MERCATO – «Con il mercato c’è totale sinergia con la società che sta lavorando perché il 31 agosto la squadra sia competitiva per tutti e tre gli obiettivi».
LAVORO CON LA SQUADRA – «Ho conosciuto la squadra che è formata da ottimi giocatori. Non bisogna guardare indietro alla scorsa stagione, ma avanti. Questo nel bene e nel male. Perché anche quando hai vinto e riparti, non puoi pensare ai titoli vinti. Non serve per il futuro. E ora quello che è successo lo scorso anno non serve più. Ora abbiamo iniziato la nuova stagione e sono fiducioso perché ho un gruppo con valori tecnici e morali importanti. Il 17 agosto saremo pronti per giocare la prima partita ufficiale. È importante lavorare sul campo. All’inizio siamo gruppo, ma bisogna diventare in fretta una squadra»
