Allenatore Juve: che zavorra a bilancio Tudor e Motta
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Allenatore Juve, che zavorra a bilancio: Tudor e Motta, ancora sotto contratto fino al 2027, costano 25 milioni lordi. Un ostacolo per la scelta del nuovo tecnico

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Allenatore Juve, che zavorra a bilancio dopo gli esoneri di Thiago Motta e Tudor: tutte le cifre e i dettagli

La Juventus ha un problema, e non è solo in panchina. L’esonero di Igor Tudor, arrivato dopo una crisi nera di otto partite senza vittorie, ha aperto la caccia al successore (con Spalletti e Palladino in pole), ma ha anche fatto emergere un ostacolo economico che complica enormemente i piani di Damien Comolli. Come riportato da Nicolò Schira, il club si trova a gestire una situazione finanziaria paradossale: ha due staff tecnici completi a libro paga.

La scelta del nuovo allenatore, infatti, non sarà solo tecnica, ma dovrà tenere conto di un bilancio già appesantito dai costi dei precedenti esoneri.

L’INDISCREZIONE DI SCHIRA«Juventus: Spalletti, Palladino e Mancini oggi in quest’ordine. Ma dipende da offerte di breve o lungo contratto con due allenatori a libro paga. Juve al momento ha a libro paga #Tudor e #Motta fino al 2027 per un costo di 25M lordi (staff inclusi)».

QUI: Esonero Tudor, terremoto in casa Juventus! La ricostruzione di quanto successo e chi sarà il nuovo allenatore – VIDEO di Marco Baridon

Allenatore Juve, un costo da 25 milioni: il peso degli esoneri di Tudor e Motta

Il dato svelato da Schira è impressionante. La Juventus ha attualmente sotto contratto sia Igor Tudor (appena esonerato) sia il suo predecessore, Thiago Motta (silurato a marzo 2025). Entrambi gli allenatori, insieme ai rispettivi staff, hanno contratti validi fino al 30 giugno 2027.

Questa doppia zavorra ha un costo enorme per le casse bianconere: un totale di 25 milioni di euro lordi che il club dovrà continuare a versare, a meno che i due tecnici non trovino una nuova sistemazione. Questo fardello si aggira sui 24-25 milioni complessivi (circa 8 milioni residui per Tudor e 16 per Motta).

Questo enorme esborso finanziario è il motivo principale per cui la dirigenza si sta muovendo con cautela. I nomi sul taccuino, come gli ex CT della Nazionale Luciano Spalletti e Roberto Mancini, sono “tecnici da progetto”. Chiedono garanzie contrattuali (almeno fino al 2027) e rinforzi sul mercato, condizioni difficili da soddisfare per una società che deve già sostenere un costo così elevato per allenatori che non lavorano più per il club.

La Juve si trova quindi a un bivio: fare un altro, pesante investimento su un top coach (Spalletti) sperando di risolvere la crisi, o puntare su un profilo diverso (come Palladino) magari con un contratto inizialmente più breve (6 mesi + opzione), per evitare di appesantire ulteriormente un bilancio già in sofferenza.

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