Hanno Detto
Balzarini applaude quel bianconero: «È tra le note positive della serata di Bodo. Ha dimostrato di poter continuare a giocare». L’analisi

Balzarini esalta la prova di Bodo: il bianconero può fare il regista liberando Locatelli mezzala, l’assenza di Thuram non si è sentita
La vittoria rocambolesca per 3-2 conquistata dalla Juventus contro il Bodo Glimt ha fornito indicazioni preziose a Luciano Spalletti, non solo per il risultato che tiene vive le speranze in Champions League, ma anche per le risposte avute dai singoli. Tra le note più liete della serata norvegese c’è sicuramente la prestazione di Fabio Miretti. Il centrocampista classe 2003, lanciato titolare in una mediana inedita, ha convinto critica e tifosi. A sottolineare l’importanza della sua prova è stato il giornalista Gianni Balzarini, che sul suo canale YouTube ha analizzato l’impatto del giocatore nel nuovo scacchiere tattico della Vecchia Signora.
QUI: CLASSIFICA CHAMPIONS LEAGUE: LA POSIZIONE DELLA JUVE
Secondo l’analisi di Balzarini, la prestazione di Miretti non è stata solo una questione di quantità, ma soprattutto di qualità tecnica, fondamentale per gestire il possesso su un campo difficile.
NOTA POSITIVA – «L’altra nota positiva che è uscita veramente da Bodo e anche da un punto di vista qualitativo per movimenti, per tocco di palla eccetera, è stata la prestazione di Miretti»
L’aspetto più interessante emerso dalla sfida di Bodo, però, è la compatibilità tattica con il capitano bianconero. Spalletti, che cerca un regista puro (in attesa del mercato o della crescita di Adzic), potrebbe aver trovato una soluzione interna efficace. Miretti in cabina di regia permette infatti a Manuel Locatelli di sganciarsi e tornare a fare quello che sa fare meglio: la mezzala d’assalto.
INTESA CON LOCATELLI – «Dimostrato che Miretti può giocare con Locatelli, che quando imposta Miretti. Locatelli fa la mezzala e Miretti ha dato ieri l’idea di poter continuare a giocare in quella posizione lì, soprattutto di poter continuare a giocare»
La bontà dell’esperimento è confermata dal fatto che l’assenza di un titolare inamovibile come Khéphren Thuram (lasciato inizialmente in panchina e poi entrato nella ripresa) non ha pesato sull’economia del gioco, grazie anche al posizionamento avanzato di Weston McKennie (autore di un gol).
THURAM NON SI È SENTITO – «Si è sentita la mancanza di Thuram secondo voi ieri? No, no. C’erano Miretti e Locatelli. McKennie era un po’ più avanti, ha pure segnato, tra l’altro. Ecco, e quindi direi che questo discorso di Miretti è si fa interessante o si può fare interessante»
