Balzarini: «Pareggite figlia di inadeguatezza di calciatori»
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Balzarini durissimo: «Pareggite figlia dell’inadeguatezza dei calciatori, incapaci di reggere il peso della maglia bianconera e l’inevitabile confronto con i campioni del passato!»

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Balzarini, giornalista, ha commentato così il pareggio della Juve contro la Fiorentina. Queste le sue parole

Il pareggio di Firenze ha lasciato scorie pesanti. L’1-1 del “Franchi”, quarto risultato utile consecutivo ma terzo pareggio della gestione di Luciano Spalletti, ha riaperto il dibattito sulla reale consistenza della rosa bianconera. Ad analizzare il momento è il giornalista Gianni Balzarini, che sulle colonne di Calciomercato.com ha firmato un editoriale durissimo, puntando il dito contro la tenuta mentale e tecnica dei giocatori.

“Incapaci di reggere il peso della maglia”

Secondo Balzarini, la “pareggite” che affligge la Juventus non è casuale, ma figlia di una “inadeguatezza” di fondo. I calciatori attuali sarebbero incapaci di reggere il peso della maglia bianconera e l’inevitabile confronto con i campioni del passato.

L’analisi individua due tipi di limiti: quelli strutturali, come la “mancanza di un centrocampista capace di orchestrare il gioco” (un difetto che la dirigenza cercherà di colmare a gennaio), e quelli mentali. Manca la “rabbia”, la determinazione e il senso di appartenenza necessari per vestire una maglia che impone di vincere.

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L’allarme di Spalletti e la ricerca di “Uomini”

Un problema che, secondo il giornalista, è stato denunciato tra le righe anche dallo stesso Luciano Spalletti. L’allenatore toscano, chiamato a risollevare la squadra dopo l’esonero di Tudor, si trova a gestire un gruppo che fatica a confrontarsi con la storia del club. La ricetta di Balzarini è chiara: “Serve cercare prima uomini, forse più che giocatori“, figure capaci di sostenere la pressione della vittoria.

Il paradosso Vlahović

In questo scenario grigio, l’unica luce al “Franchi” è stata quella di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo classe 2000, nonostante un gol sbagliato, è stato l’unico a mostrare lo spirito giusto per 90 minuti, vedendosi anche negare un rigore. “Paradossalmente proprio lui, che potrebbe lasciare la squadra a fine stagione“, sottolinea Balzarini, “è stato l’unico a incarnare pienamente ciò che serve“.

Ora c’è la Champions: una sfida da “dentro o fuori” (contro il Bodø/Glimt) per evitare il disastro. La fiducia in Spalletti resta intatta, ma tocca ai giocatori darsi una “sferzata“.

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