Calciomercato Juve
Bernardo Silva alla Juve? Destino segnato per il portoghese, cosa succederà tra gennaio e giugno. Ultimissime indiscrezioni

Bernardo Silva alla Juve? Quale sarà il futuro per il portoghese, cosa accadrà tra gennaio e giugno. Le indiscrezioni
L’avventura di Bernardo Silva al Manchester City è arrivata al capolinea. Il 2026 sarà l’anno dell’addio, resta solo da capire se la separazione avverrà con effetto immediato nella finestra invernale o se si consumerà, più naturalmente, in estate prima del Mondiale, alla scadenza del contratto. Il fantasista portoghese sta vivendo la sua stagione più difficile all’Etihad. I numeri sono impietosi per un giocatore del suo calibro: nonostante gli oltre 1.600 minuti giocati tra Premier, Champions e coppe, il tabellino segna appena un gol (contro il Villarreal) e due assist. Un bottino troppo magro per chi, dal 2017, aveva abituato i tifosi a ben altri standard (73 reti e 75 assist in 431 presenze totali).
La bocciatura pubblica di Guardiola
A certificare la crisi è stato lo stesso Pep Guardiola. Il tecnico catalano ha scaricato pubblicamente il suo ex pupillo dopo la vittoria contro il West Ham del 20 dicembre: «Bernie è il mio punto debole, per me è il migliore, ma deve giocare meglio. Non sono contento di lui. Deve essere più fluido». Parole che sanno di sentenza. Dietro il calo ci sono motivazioni svanite dopo otto anni di successi e una concorrenza interna spietata, in particolare quella di Rayan Cherki, che si è preso la scena relegando il portoghese al ruolo di comparsa di lusso.
Le ipotesi per il futuro: suggestione Italia
Dove andrà Bernardo Silva, che ad agosto compirà 32 anni? Le opzioni sul tavolo sono diverse. La Saudi Pro League chiama a gran voce, unica destinazione in grado di migliorare l’attuale ingaggio da 8 milioni netti. In Europa, non tramonta l’ipotesi Barcellona (a parametro zero) o il romantico ritorno al Benfica. Ma attenzione alla pista italiana. Il giocatore piace moltissimo a Juventus e Milan. Secondo Guardiola, Silva è uno di quelli che “possono giocare ovunque, anche a Milano”. Per portarlo in Serie A servirebbe però un’operazione “alla Modric”: un progetto tecnico centrale e un ingaggio spalmato ma importante, per convincere un fuoriclasse che ha ancora tanto da dare a scegliere la tattica della Serie A piuttosto che i petrodollari.
