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Bodo Glimt Juve, il Corriere dello Sport va all’attacco: «Un mistero perchè la UEFA consenta di organizzare la Champions a queste latitudini». L’analisi

Bodo Glimt Juve, il Corriere attacca l’UEFA: è un mistero giocare a queste latitudini, sarebbe da incompetenti chiedere il palleggio, serve solo il risultato
La sfida di Champions League tra Juventus e Bodo Glimt, in programma questa sera, non è solo una partita di calcio, ma una vera e propria prova di resistenza in condizioni limite. Un contesto ambientale che ha spinto il Corriere dello Sport a lanciare un attacco frontale all’UEFA, mettendo in discussione la logistica del torneo europeo.
Secondo l’editoriale del quotidiano, come e perché la UEFA consenta di organizzare la Champions a queste latitudini in avanzata stagione autunnale è un mistero. Giocare a Bodo, oltre il Circolo Polare Artico, con neve, vento e campo sintetico, non garantisce le condizioni minime per il calcio di alto livello. Il Corriere accusa l’organo di governo europeo di trascurare il benessere dei giocatori e l’integrità del gioco, mettendo a rischio la competizione per questioni di calendario e incastri burocratici.
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Bodo Glimt Juve, il mandato tattico di Spalletti: pragmatismo
Questa dura critica si riflette direttamente sul mandato tattico di Luciano Spalletti per la partita di stasera. Con il campo insidioso, la Juventus non può assolutamente permettersi di pensare all’estetica. Anzi, il quotidiano lancia un monito preciso: sarebbe da incompetenti chiedere di ritrovare palleggio. La Vecchia Signora, che pure con Spalletti sta lavorando sul possesso palla e sulla costruzione (con i “torelli a un tocco” visti alla Continassa), deve abbracciare il pragmatismo.
Il contesto ambientale (freddo polare) e quello tecnico (difesa decimata, con Gatti, Bremer e Rugani out e l’adattamento di Kelly e Koopmeiners) impongono un unico obiettivo: alla Juve oggi serve solo il risultato. La partita vale i 30 milioni in palio con la qualificazione, e Spalletti (che ha schierato Perin in porta e Openda in attacco) deve ottenere i tre punti, anche a costo di giocare una gara “brutta”. Ogni altra velleità estetica è, secondo il Corriere, fuori luogo.
