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Bodo Glimt Juventus: dentro al ‘tour’ norvegese dei bianconeri. Come sono andate le 4 sfide giocate nella storia nel Circolo Polare Artico. Un dato a sorpresa!
Bodo Glimt Juventus: ecco i precedenti delle sfide dei bianconeri in Norvegia. 4 incroci nel passato, come sono andati. Il dato a sorpresa
C’è una statistica che aleggia come uno spettro sulla trasferta della Juventus oltre il Circolo Polare Artico. Mentre la squadra di Luciano Spalletti si prepara a sfidare il freddo e il sintetico del Bodø/Glimt per una partita da “dentro o fuori” in Champions League, gli almanacchi del calcio restituiscono un dato inquietante. La Norvegia, per la Vecchia Signora, è storicamente una terra di pareggi. O meglio, di un pareggio specifico: l’1-1.
Il dato incredibile: 4 trasferte, stesso risultato
La storia europea bianconera racconta di quattro viaggi in terra norvegese, e il copione è stato sempre, incredibilmente, lo stesso. La Juventus ha pareggiato tutte le quattro trasferte disputate contro squadre norvegesi nelle coppe europee, sempre con il punteggio di 1-1. Un risultato “fotocopia” che si ripete da oltre trent’anni e che oggi, vista la precaria situazione di classifica nel girone (solo 3 punti raccolti), potrebbe non bastare.
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1993: l’inizio della serie col Kongsvinger
La “maledizione” iniziò nel lontano 1993. In quell’occasione, la Juve guidata dal leggendario Giovanni Trapattoni affrontò il modesto Kongsvinger IL nei sedicesimi di Coppa UEFA. Anche in quel caso, nonostante il divario tecnico, i bianconeri non andarono oltre l’1-1 in trasferta, riuscendo poi a passare il turno grazie al risultato dell’andata.
La trilogia del Rosenborg
Ma è contro il Rosenborg, storica corazzata scandinava, che la “X” è diventata una consuetudine ossessiva in Champions League. Tra il 1997 e il 2001, la Juventus ha visitato Trondheim per ben tre volte. E per tre volte è tornata a casa con un punto e un gol subito.
Erano le grandi Juve di Marcello Lippi e Carlo Ancelotti. Squadre piene di fuoriclasse come Alessandro Del Piero o Zinedine Zidane, che eppure faticavano ad imporsi nel clima rigido del Nord.
La missione di Spalletti: vincere per la storia (e per la classifica)
Oggi tocca a Luciano Spalletti provare a riscrivere la storia. Il tecnico, chiamato a risollevare la squadra dopo l’esonero di Tudor, sa che un altro 1-1 servirebbe a poco. Per continuare a sperare nella qualificazione, la Juve deve spezzare l’incantesimo norvegese e trovare quella vittoria che manca dal 1929 ad oggi a quelle latitudini.
