Bonucci: «Le ferite del Mondiale fanno male, c'è da migliorare tutto»
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Bonucci: «Le ferite del Mondiale fanno male, c’è da migliorare tutto»

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Bonucci: «Le ferite del Mondiale fanno male, c’è da migliorare tutto». Le parpole del difensore dopo Austria Italia

Bonucci ai microfoni di Rai Sport ha commentato la sconfitta dell’Italia contro l’Austria.

Le parole del difensore della Juve.

ANALISI – «Sicuramente non eravamo quelli di sempre sopratutto nella prima parte di primo tempo, abbiamo sbagliato tanto. Sapevamo che loro la mettevano sul piano dell’aggressività e infatti abbiamo sbagliato tanto e permesso loro di creare occasioni dove ci hanno fatto male. Noi non siamo stati cattivi nell’occasione avuta subito. Queste partite ci servono per migliorare, imparare e crescere. Per conoscerci ancora di più».

COSA DEVE MIGLIORARE L’ITALIA – «Quando giochi a questi livelli devi migliorare tutto quanto. Quello dove abbiamo trovato più fatica sono state le marcature preventive. E’ logico che avendo avuto poco tempo per stare insieme e provare certi meccanismi abbiamo fatica su quello. Le basi per un grande futuro l’Italia ce l’ha. Abbiamo visto tanti talenti che sono pronti a prendersi la scena internazionale e questa è la cosa più importante dopo tutto quello che abbiamo passato nell’ultimo anno».

DIFFICOLTA’ NEL MODULO – «Quando abbiamo palla in avanti con i due centrocampisti dobbiamo essere più ordinati e noi tre dietro muoverci meglio. Sono meccanismi che vanno provati e mettere durante gli allenamenti. Abbiamo avuto poco tempo in questa settimana. Queste amichevoli sono servite per vedere qualcosa di diverso come modulo e giocatori. C’è da lavorarci e capire se questa strada può dare risultati importanti in futuro».

ITALIA FUORI DAL MONDIALE – «C’è grande amarezza e delusione da parte nostra. Alcuni di noi hanno visto l’inaugurazione del Mondiale e sono ferite che fanno male. Questo mese ci accompegneranno ogni volta che accenderemo la televisione. Non possiamo guardarci indietro e piangere su quel che è stato. Non possiamo cambiarlo, bisogna guardare avanti e al futuro con la convinzione che possa costruire qualcosa di veramente importante per le finali di Nations, l’Europeo del 2024 e il Mondiale del 2026 come fatto per la costruzione del gruppo dell’Europeo».

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