Borghi esalta l’ex Juventus: «È il re del 2025 del nostro calcio, è implacabile!». Il suo nome non lascia alcun dubbio

Borghi, giornalista e telecronista, ha parlato così dell’ex Juventus, esaltandolo per il 2025 che si è appena concluso. Cosa ha detto

Il trionfo in Supercoppa Italiana non ha portato solo un altro trofeo nella bacheca del Napoli, ma ha certificato in maniera definitiva lo status del suo condottiero. Secondo l’analisi puntuale di Stefano Borghi, affidata al suo canale YouTube, il vero dominatore dell’anno solare che sta per chiudersi ha un nome e un cognome: Antonio Conte. Il tecnico salentino viene definito dal giornalista senza mezzi termini: «Conte è il re del 2025 del nostro calcio. Quando sente profumo di trofeo diventa implacabile».

La metamorfosi tattica e mentale

Borghi sottolinea come la vittoria in finale contro il Bologna di Vincenzo Italiano sia stata il frutto di un lavoro di “restauro” iniziato settimane fa. Dopo il passo falso del 9 novembre, Conte ha saputo rimettere ordine nel gruppo, gestendo le energie (come nella gara di Udine) e moltiplicando le risorse mentali della rosa. Il risultato è stato un Napoli “impeccabile”, capace di aggredire l’avversario fin dal primo minuto, colpendo i punti deboli dei rossoblù con un cinismo chirurgico. Una squadra, insomma, creata a immagine e somiglianza del suo mister.

I nuovi simboli: Neres e Højlund

La copertina della finale, però, spetta ai singoli che Conte ha saputo valorizzare o rigenerare. Borghi si sofferma in particolare su David Neres. L’esterno brasiliano, arrivato per portare fantasia e dribbling, si è trasformato in un attaccante totale: «Ha segnato reti meravigliose ed è il simbolo delle risorse alternative. Aggressivo nel pressing e letale nel recupero palla». Accanto a lui, parole al miele anche per Rasmus Højlund. Il possente centravanti danese, spesso criticato in passato per essere poco coinvolto nella manovra, è apparso in netta crescita nel dialogo con i compagni. «Con Neres sono due attaccanti veri», conclude Borghi. Conte ha trovato la sua coppia d’oro e il Napoli, sotto la sua guida, sembra aver ritrovato quella “fame” che mancava da tempo.

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