Borsa Juventus, titolo cala di 5% dopo l'aumento di capitale
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Borsa Juventus, il titolo cala del 5% dopo l’aumento di capitale del club bianconero: svelato il motivo di questa flessione

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Borsa Juventus, il titolo del club bianconero è calato del 5% dopo l’aumento di capitale: ecco il motivo di questa flessione

L’operazione finanziaria è conclusa, la cassa respira, ma il mercato risponde con il segno meno. Dopo aver completato con successo l’aumento di capitale da 97,8 milioni di euro, il titolo della Juventus ha registrato una flessione significativa a Piazza Affari, chiudendo con una perdita del 5,5% e assestandosi a 2,56 euro per azione.

I dettagli dell’operazione: Exor e Tether presenti

Come analizzato da Calcio e Finanza, la società bianconera – ora guidata dall’Amministratore Delegato Damien Comolliha finalizzato il collocamento riservato a investitori istituzionali di 37.912.181 azioni ordinarie, pari a circa il 9,1% del capitale, tramite la procedura di accelerated bookbuilding.

Un’operazione che ha visto la partecipazione compatta dei soci di riferimento: Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla il club con il 65,4%, ha sottoscritto integralmente la propria quota. Lo stesso ha fatto Tether, il colosso delle stablecoin e secondo azionista (11,5%), mentre il mercato ha assorbito i restanti 8,8 milioni di azioni.

Perché il titolo scende?

Il calo in Borsa ha una spiegazione tecnica precisa. La quotazione del titolo si è sostanzialmente allineata al prezzo di emissione delle nuove azioni, fissato a 2,58 euro. Questo riallineamento (uno sconto del 4,8% rispetto alla chiusura precedente) ha riportato il valore delle azioni sui livelli minimi dello scorso febbraio, quando si registrò un crollo del 12% in seguito all’eliminazione dalla Champions League.

Il “paradosso Exor”: troppi aiuti alla Juve?

L’analisi finanziaria, però, si sposta anche sulla controllante. Questo è il quarto aumento di capitale in pochi anni (dopo quelli del 2019, 2021 e 2024), per un totale di iniezioni di liquidità imponente. Gli analisti sottolineano come questi ripetuti interventi a supporto della Juventus stiano pesando sulla valutazione di Exor.

Nonostante i circa 600 milioni versati negli ultimi anni rappresentino appena il 2% del valore netto delle attività (NAV) del gruppo, il mercato applica oggi a Exor uno sconto sul NAV particolarmente elevato, che ha raggiunto il 54%. Una dinamica che evidenzia come le ricorrenti ricapitalizzazioni della “Vecchia Signora” influenzino negativamente la percezione complessiva del portafoglio della holding, nonostante la sua solidità globale.

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