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Bremer esaltato da Iuliano: «Uno dei migliori difensori al mondo. Se non è un campione lui alzo le mani e mi fermo»

Bremer esaltato da Iuliano: «Uno dei migliori difensori al mondo. Se non è un campione lui alzo le mani e mi fermo». Parla l’ex difensore
In un intervento ai microfoni di Radio Serie A, l’ex difensore bianconero Mark Iuliano ha analizzato l’impatto devastante di Gleison Bremer nell’economia del gioco della Juventus di Luciano Spalletti. Secondo Iuliano, la presenza del brasiliano non è solo un valore aggiunto per la difesa, ma rappresenta il vero motore che permette all’intera squadra di esprimersi con maggiore coraggio e propensione offensiva.
L’ex calciatore ha espresso la sua ammirazione con parole inequivocabili:
«Bremer è un calciatore che a volte gioca da solo contro tutti, mi ricorda Aldair. Ora fortunatamente Kelly è cresciuto, Kalulu è una certezza. Bremer fa giocare bene il suo reparto, perché tutti vicino a lui giocano bene, tutti migliorano. Ma è l’intera Juve ad essere più convinta perché sa che può attaccare, andare in superiorità numerica lasciando anche degli spazi, perché dietro ha un grande difensore che ti leva dalle castagne del fuoco. È un campione, uno dei migliori difensori al mondo in questo calcio moderno. Lo dico senza pensarci minimamente. Se non è un campione io alzo le mani e mi fermo».
Un leader che valorizza il gruppo
L’analisi di Iuliano mette in luce come la leadership di Bremer abbia un effetto benefico sui compagni di reparto. Sebbene elementi come Kalulu e Lloyd Kelly stiano offrendo prestazioni di alto livello, è la sicurezza trasmessa dal brasiliano a permettere loro di crescere costantemente. La sua capacità di coprire ampie porzioni di campo e di rimediare agli errori altrui consente a Spalletti di schierare una formazione aggressiva, votata alla superiorità numerica nella metà campo avversaria, senza il timore di restare scoperti nelle ripartenze.
Lo status internazionale
Definirlo uno dei migliori interpreti del calcio moderno non è per Iuliano un’esagerazione, ma una constatazione oggettiva della sua superiorità fisica e tattica. Proprio per questo motivo, come sottolineato anche da Antonio Cassano, l’assenza di Bremer o un suo possibile calo fisico rappresentano il rischio principale per la tenuta strutturale dei bianconeri, rendendo la sua presenza imprescindibile per ogni ambizione di scudetto.
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