Bremer Juve, il brasiliano è tornato titolare 84 giorni dopo l’ultima volta: numeri e recap della sua serata, ecco come è andata

Bremer Juve, l’analisi dettagliata della prestazione del brasiliano contro la Roma: 61 minuti di solidità, dominio aereo e precisione tecnica al rientro

Erano passati esattamente 84 giorni dall’ultima apparizione ufficiale, un’eternità calcistica che aveva lasciato la retroguardia orfana del suo leader carismatico e tecnico. Il ritorno in campo nel delicatissimo big match contro la Roma ha però cancellato istantaneamente ogni dubbio o timore di “ruggine”: Bremer è tornato ed è immediatamente tornato a essere quel muro invalicabile che i tifosi ricordavano con nostalgia. Schierato titolare da Luciano Spalletti con una mossa coraggiosa ma calcolata, il difensore brasiliano ha disputato 61 minuti di assoluta intensità agonistica prima di essere sostituito per una gestione oculata del minutaggio, lasciando il terreno di gioco tra gli applausi scroscianti e liberatori dell’Allianz Stadium.

Le statistiche della sua partita sono la fotografia perfetta di un dominio fisico e mentale riacquisito pienamente. In un’ora di gioco, l’ex Toro ha collezionato ben 10 contributi difensivi totali, frustrando sistematicamente le iniziative di Dybala e compagni. Impressionante il dato sulle 5 chiusure difensive, interventi puliti e spesso decisivi per sventare potenziali occasioni da rete, a cui si aggiungono 2 tiri respinti col corpo, a testimonianza di uno spirito di sacrificio rimasto intatto. Anche il senso della posizione è apparso lucido, con 1 intercetto cruciale e 1 contrasto vinto che hanno spezzato le trame offensive avversarie sul nascere.

Nel corpo a corpo, Bremer si è confermato un cliente scomodissimo per chiunque: ha vinto 2 duelli aerei su 3, dominando i cieli della propria area di rigore, e si è imposto con forza in 2 duelli a terra su 4. Ma la sua prova non è stata solo distruzione del gioco altrui: con 43 tocchi totali e una precisione nei passaggi dell’84%, ha garantito un’uscita palla pulita e sicura, fondamentale per eludere il pressing della Roma. Il recupero del numero 3 è la notizia più bella per la dirigenza e per tutto l’ambiente: la Vecchia Signora ha ritrovato le sue fondamenta di cemento armato per il prosieguo della stagione.