Bucciantini ottimista: «Può essere la vittoria costitutiva della Juve di Spalletti. Se guardo la classifica ora penso che…»

Bucciantini ottimista: «Può essere la vittoria costitutiva della Juve di Spalletti. Se guardo la classifica ora penso che…». Le parole del giornalista

Marco Bucciantini, intervenuto negli studi di Sky Calcio Club, ha fornito una lettura profonda e significativa della vittoria della Juventus contro il Bologna, collegando il successo in campo alle vicende societarie che hanno caratterizzato la settimana bianconera.

Secondo il commentatore, le recenti dichiarazioni di John Elkann – con cui ha respinto l’offerta di acquisto di Tether – non sono state indifferenti all’ambiente e alla squadra. Sul punto, Bucciantini ha interrogato e risposto in merito al loro impatto: «Le parole di Elkann hanno inciso? Sicuramente, sono state parole importanti davanti a un’offerta insufficiente, ma grossa, si parla di miliardi, del miliardo. Questa è una risposta conseguente, ha un senso anche, ha un senso d’appartenenza».

A livello prettamente sportivo, Bucciantini ha voluto dare un peso specifico notevole alla prestazione del Dall’Ara, definendola la genesi della nuova identità tattica della squadra: «Mi sembra di vedere la partita costitutiva della Juve di Spalletti, la voglio definire così. La prima volta che vedo una squadra coraggiosa, con l’impronta, la volontà di vincere dal inizio alla fine». Ha osservato che i gol sono arrivati anche in un momento di crescita degli avversari perché «l’impronta rimane. La volontà è un’impronta che resta nella partita, l’hanno vinta, ed è la notizia più importante in fondo a una settimana, importantissima».

Il successo, oltre a dare fiducia, proietta la Juventus in una nuova dimensione in classifica: «Sono anche messe in scia, se guardano la classifica, questo è un punto d’avvio di qualcosa. Adesso davanti hanno un obiettivo, non hanno più quella giungla dove erano. Ecco io la trovo, può essere la vittoria costitutiva della Juventus di Luciano Spalletti».

Infine, un commento è stato riservato a Kenan Yildiz, simbolo di questa nuova era: «Yildiz? E’ la tradizione del 10 che ha un dialogo diverso con tutto l’ambiente e quello che trasmette è diverso».

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