Buffon: «Per lo scudetto c'è una favorita. Allegri? Il campo dice che...»
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Buffon: «Per lo scudetto c’è una favorita. Allegri? Il campo dice che…»

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Buffon: «Non sarei mai andato al Mondiale, anche se la meritocrazia era dalla mia parte. Scudetto? C’è una favorita»

Gianluigi Buffon, ex portiere della Juventus, ha rilasciato un’intervista a La Stampa. Di seguito le sue parole.

CONVOCAZIONE – «Se l’Italia si fosse qualificata, non credo sarei stato convocato. La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altri discorsi a cui dare precedenza e rispetto: considerate le scelte degli ultimi anni, è giusto così». 

MANCINI – «E’ stato l’artefice principale del rinascimento vissuto con l’Europeo, ma dopo una batosta così qualche responsabilità ce l’ha anche lui. C’è modo e modo di uscire, se perdi ai rigori con il Portogallo nessuno può rimproverati, dopo la caduta con la Macedonia del Nord ripartire è più duro: alle prime difficoltà potrebbero tornare i fantasmi, riaffiorare i capi di imputazione. Diciamo che l’equilibrio è sottile». 

SERIE A – «Assistiamo a un campionato sui generis, di solito una squadra domina e altre la infastidiscono: quella che sembrava dominare era l’Inter, ma poi ha avuto diversi passaggi a vuoto, s’è rilanciata vincendo a Torino e adesso la rivedo favorita». 

STAGIONE AL PARMA – «Un po’ di incazzature perché le cose non sono andate come pensavamo: diciamo che è stato un anno utile per prendere la mira. E poi conferme che cercavo, perché ho fatto cose pregevoli. Divertiamo. Emozioni forti. Avversari e stadi inediti come Terni, Cittadella, Cosenza. Alla fine tra A e B non c’è così tanta sofferenza».

ALLEGRI – «Il campo dice che il gruppo sta migliorando».

ATTACCANTI – «Vlahovic è dominante per fisico, qualità, forza, rabbia. Mi piacciono Zapata e Lautaro. E Ibrahimovic che a 40 anni può vincere ancora da solo».

DYBALA – «Non me l’aspettavo, ma la società è stata onesta, diretta, spiegando che non è più funzionale al progetto. Non gli hanno rinnovato il contratto per questo, non certo perché lo ritengono scarso: Paulo troverà altrove l’opportunità di fare grandi cose, ma non vorrà dire che la Juve ha sbagliato».

DA RIGIOCARE – «Real Madrid-Juventus 1-3, quella del rigore di Ronaldo in extremis. Siamo usciti dalla Champions, ma ho provato emozioni incredibili, mi sono sentito orgoglioso di essere capitano di quella Juve».

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