Cabal Juve, la Gazzetta ci va giù pesante: «Spaesato dentro a un teatro così grande». Il quotidiano non gli perdona due errori: la pagella

Cabal Juve, il colombiano stecca il big match col Napoli: spaesato e poco collaborativo, il voto in pagella certifica le difficoltà tattiche e ambientali

La sconfitta per 2-1 incassata al ‘Maradona’ contro il Napoli ha evidenziato i limiti attuali della Juventus in situazioni di alta pressione, e tra i protagonisti in negativo della serata spicca Juan Cabal. L’esterno colombiano, confermato titolare da Luciano Spalletti sulla corsia mancina dopo i segnali incoraggianti visti in Coppa Italia, ha vissuto un primo tempo da incubo, culminato con la sostituzione all’intervallo (al suo posto è entrato Jonathan David per il cambio modulo). L’impatto con uno stadio caldo e una partita di cartello si è rivelato traumatico per l’ex Verona, che non è mai riuscito a entrare nel ritmo della gara.

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L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha sanzionato la sua prestazione con una bocciatura netta, assegnandogli un’insufficienza grave che riflette sia le manchevolezze difensive che la sterilità in fase di costruzione.

CABAL 5 – Si mostra spaesato dentro un teatro così grande: non dà una mano a Koopmeiners su Neres, non dà una mano ai compagni nel cercare il dialogo

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L’analisi della “Rosea” punta il dito su due aspetti critici. Il primo è ambientale: il giocatore è apparso “spaesato”, quasi intimidito dalla grandezza del palcoscenico e dall’importanza della posta in palio. Il secondo è prettamente tattico e riguarda la mancata copertura su David Neres. Con Teun Koopmeiners (anche lui bocciato con 5) in costante difficoltà contro l’esterno brasiliano, Cabal non è riuscito a garantire quel raddoppio di marcatura necessario per arginare le scorribande avversarie, lasciando spesso il compagno in balia dell’uno contro uno. Inoltre, è mancato totalmente il supporto alla manovra: nessuna sovrapposizione efficace e scarsa partecipazione al “dialogo” tecnico con la squadra. Una prova incolore che ha costretto Spalletti a lasciarlo negli spogliatoi dopo appena 45 minuti.