Calciomercato Juve: piano Vlahovic a sorpresa. Si può arrivare fino a questa cifra, ma per il rinnovo torna l’idea dello stipendio a salire

Calciomercato Juve: piano Vlahovic a sorpresa. Si può arrivare fino a questa cifra, ma per il rinnovo in bianconero torna l’idea dello stipendio a salire

L’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus sembra aver già innescato una scintilla, e il principale beneficiario di questo cambiamento è Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo ha battuto un colpo, tornando a essere decisivo come visto contro l’Udinese, a Cremona e persino in Champions League contro lo Sporting Lisbona. Non si tratta solo di prestazioni momentanee, ma del segnale di un’empatia naturale e quasi logica con il nuovo tecnico. Questo “effetto Spalletti” ha gettato le basi: se dall’intesa si passerà ai fatti concreti, il futuro della Juventus può davvero raccontare una storia diversa.

Perché questa intesa diventi qualcosa di “speciale” serve ancora molto lavoro, ma l’argomento non è più un tabù. Vlahovic, da parte sua, sta bene a Torino e il campionato italiano continua ad affascinarlo. L’idea di un progetto a lungo termine con l’ex CT azzurro, magari su un orizzonte di due o tre anni, renderebbe la Serie A una prospettiva ancora più solida ai suoi occhi. Del resto, la Juventus ha cercato Spalletti per otto mesi, non per una soluzione tampone, ma con l’impegno di costruire un cammino duraturo, pronti a superare le prime difficoltà senza strappi.

CALCIOMERCATO JUVE – Ma se Vlahovic ha a cuore la Juventus e Spalletti ha in testa un attacco dove DV9 può fare la differenza (e non solo nei numeri), resta un “convitato di pietra”: il contratto. L’ingaggio attuale del serbo è il vero nodo da sciogliere. Sedersi a un tavolo per andare oltre le parole è la mossa non più differibile. Il tempo stringe: dal primo febbraio, Vlahovic sarebbe libero di accordarsi con un’altra squadra senza dover chiedere permessi, e nel mercato il primo febbraio è letteralmente dietro l’angolo.

Spalletti non parteciperà fisicamente a quella trattativa, non è il suo compito. Tuttavia, sarà lui a “preparare il menù”, perché il suo parere tecnico e la sua fiducia nel giocatore rappresentano il jolly fondamentale da calare per convincere il giocatore o la società a venirsi incontro. La Juventus, d’altro canto, deve fare i conti con l’osservazione della UEFA sui parametri del Fair Play Finanziario. Il club ha fissato un tetto salariale stringente, identificato nei 6 milioni di euro percepiti dall’ultimo arrivato, Jonathan David.

Vlahovic, invece, viaggia su accordi precedenti che quest’anno lo portano a guadagnare la notevole cifra di 12 milioni. Il piano per prolungare il matrimonio tra Dusan e Torino deve quindi passare da una rinegoziazione. L’ipotesi di studio è riportare la base dell’ingaggio a 8 milioni a stagione, magari riproponendo la vecchia formula “a salire” negli anni successivi. Spalletti, l’amore per la maglia e uno stipendio ridotto (ma non troppo) sono gli ingredienti sul tavolo. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport.

Attenzione però ai fattori esterni. Da un lato ci sono gli agenti del giocatore, che la scorsa estate sono stati intransigenti nel rifiutare ogni corteggiamento. Dall’altro, ci sono i top club stranieri che hanno messo Vlahovic in cima alla loro lista: Bayern Monaco, Tottenham, Chelsea e Manchester United. Fino a dove vorranno spingersi per averlo?

Il tempo della verità si avvicina. Dusan si è ripreso lo Stadium, mentre altri nomi (David, Openda) faticano a scaldare i cuori. L’arrivo di Spalletti è un manifesto programmatico basato su empatia e gioco. I bianconeri hanno ricominciato a essere pericolosi, con una media di venti conclusioni a gara. È presto per i proclami, ma qualcosa, decisamente, si muove.

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