Calciomercato Juventus: perché fu venduto Soulé. Il motivo dietro alla decisione della scorsa estate

Calciomercato Juventus: per quale motivo fu venduto Soulé. Oggi l’argentino sfida il suo passato con la maglia della Roma

La sfida di questa sera tra Juventus e Roma non è solo un crocevia per la Champions, ma lo specchio di una strategia di mercato che ha cambiato il volto dei bianconeri. Sul prato dell’Allianz Stadium si ritroveranno di fronte Kenan Yildiz e Matias Soulé: due talenti cristallini, “fatti della stessa pasta”, cresciuti nella stessa serra ma sbocciati con maglie diverse.

Next Gen: un trampolino troppo breve

Come analizza Gazzetta.it, la Seconda Squadra bianconera è stata fondamentale per molti, ma per loro è stata quasi superflua. Troppo evidente il talento per la Serie C: sia il fantasista turco classe 2005 che l’estroso mancino argentino hanno bruciato le tappe, venendo aggregati giovanissimi alla Prima Squadra. Se Soulé a Torino vedeva in Paulo Dybala il mentore da seguire, Yildiz è cresciuto nel mito di Alessandro Del Piero. Due approcci simili, ma percorsi che si sono biforcati nell’estate del 2024.

Il retroscena dell’addio: il “sacrificio” di Giuntoli

Il nodo cruciale risale alla sessione estiva di due anni fa. Dopo un prestito scintillante al Frosinone (11 gol e 3 assist), Soulé era tornato alla base. Thiago Motta, all’epoca tecnico bianconero, lo aveva inserito nella lista dei giocatori da trattenere. Tuttavia, le esigenze di bilancio e la necessità di finanziare la rivoluzione della rosa costrinsero l’allora Football Director Cristiano Giuntoli a una scelta dolorosa. Nonostante la volontà della dirigenza di spedirlo in Premier League, Soulé puntò i piedi per raggiungere l’amico Dybala nella Capitale. La Roma staccò un assegno da 26 milioni più 4 di bonus, e la Juve sacrificò l’argentino per puntare tutto su Yildiz.

Il presente: il 10 e il grande rimpianto

Oggi la storia ha emesso i primi verdetti. Yildiz, lanciato con continuità proprio da Motta e oggi centrale nel progetto di Luciano Spalletti, si è preso la maglia numero 10 e il ruolo di leader tecnico. Soulé, invece, rappresenta per i tifosi bianconeri quel mix di affetto e rimpianto tipico dei talenti lasciati andare per far quadrare i conti. Stasera, nel teatro che li ha visti crescere, si sfideranno ancora: l’ambizione del turco contro la voglia di rivalsa dell’argentino.

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