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Calciomercato Juventus, delineata la strategia per gennaio: servono occasioni low cost, due i sogni a centrocampo. Tutti i dettagli

Calciomercato Juventus, Ceccarini analizza le mosse invernali: no a spese folli da 40 milioni, servono occasioni per alzare il livello
La vittoria ottenuta in Norvegia nella sfida Bodo Glimt Juve ha portato una boccata d’ossigeno alla classifica e alle casse del club (con un incasso immediato di oltre 2 milioni di euro), ma le strategie per il calciomercato di gennaio restano improntate alla massima prudenza. La nuova dirigenza, guidata dall’Amministratore Delegato Damien Comolli, ha tracciato una linea chiara: sostenibilità e niente follie. A confermare questo scenario è intervenuto Niccolò Ceccarini, che ai microfoni di Radio Bianconera ha analizzato le reali possibilità di manovra della Vecchia Signora nella prossima finestra di trattative.
Secondo l’analisi del giornalista, i tifosi non devono aspettarsi fuochi d’artificio o spese ingenti, poiché i paletti finanziari restano rigidi. Tuttavia, l’esigenza di puntellare la rosa a disposizione di Luciano Spalletti è evidente, soprattutto a centrocampo, dove la squadra rischia di andare in affanno visti i tanti impegni ravvicinati tra campionato e coppe.
MARGINI LIMITATI – «La società non ha grande margine di manovra, quindi acquistare tanto per farlo non avrebbe senso. Tuttavia, se fossi nella Juventus proverei comunque a migliorare la rosa.»
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Calciomercato Juventus, la necessità di non restare corti a centrocampo
Il punto focale del ragionamento di Ceccarini riguarda la qualità. Sebbene il budget non permetta investimenti pesanti (“spendere 30 o 40 milioni” è considerato impossibile), la Juventus deve farsi trovare pronta a cogliere eventuali occasioni di mercato che possano alzare il livello tecnico del gruppo. Il direttore ha citato due nomi di altissimo profilo, Sergej Milinković-Savić e Franck Kessié, non tanto come trattative già chiuse, ma come esempi ideali del tipo di giocatore che servirebbe a Spalletti per fare il salto di qualità.
ESEMPI DI LIVELLO – «Faccio due nomi solo come esempio: Milinković-Savić o Kessié. Se dovessero presentarsi occasioni simili, andrebbero colte senza esitazione, perché la squadra avrà tanti impegni e rischia di rimanere corta. Non puoi pensare di spendere 30 o 40 milioni. Serve un’opportunità che non richieda un grande esborso ma che possa comunque elevare il livello dell’attuale rosa.»
La strategia per gennaio è dunque delineata: monitorare il mercato alla ricerca di prestiti o situazioni favorevoli (giocatori in rotta o in scadenza) per inserire tasselli di esperienza e carisma, senza però derogare dalla disciplina di bilancio imposta dalla società. La Vecchia Signora cerca l’affare intelligente, non il colpo a effetto.
