Hanno Detto
Capello non nasconde i suoi dubbi: «La fortuna è stata generosa con la Juve. Spalletti? Penso abbia trovato qualche soluzione»

Capello parla a Sky Sport evidenzia le lacune del gioco bianconero nonostante i tre punti e l’importanza dei cambi tattici e della buona sorte nel primo tempo
La vittoria per 2-0 contro il Pafos ha permesso alla Juventus di mettere in cassaforte tre punti vitali per la classifica di Champions League, ma non ha convinto del tutto gli addetti ai lavori. Tra le voci più autorevoli che si sono levate nel post-partita c’è quella di Fabio Capello. Dagli studi di Sky Sport, l’ex allenatore bianconero ha offerto una disamina lucida e priva di sconti sulla prestazione della squadra di Luciano Spalletti, distinguendo nettamente tra il risultato ottenuto e la qualità del calcio espresso.
Capello parte dal presupposto che, in questo momento storico e con la pressione addosso, l’unica cosa che contava davvero era portare a casa l’intera posta in palio. Da questo punto di vista, il tecnico toscano ha compiuto la sua missione, blindando la panchina e la classifica.
L’OBIETTIVO RAGGIUNTO – «Basta questa prestazione? Spalletti prima della partita aveva detto che l’importante era vincere e quindi il risultato l’ha raggiunto, per cui lui oggi è a posto».
Tuttavia, l’analisi si fa severa quando si sposta sul piano del gioco. Capello non usa mezzi termini per definire lo spettacolo offerto dalla Juve, specialmente nei primi 45 minuti. L’aggettivo “piatta” risuona come un campanello d’allarme preoccupante per una squadra che dovrebbe ambire a dominare le partite, soprattutto contro avversari di caratura inferiore sulla carta. L’ex tecnico sottolinea inoltre come la buona sorte abbia giocato un ruolo determinante nell’evitare lo svantaggio iniziale.
SQUADRA PIATTA E FORTUNATA – «Però la Juve di quest’oggi non è la Juve che ci aspettiamo tutti. La Juve è molto molto piatta, ha creato poco, due occasioni nel primo tempo contro le tre dell’avversario, il primo tempo è stata generosa la fortuna con la Juventus perché ha avuto occasioni nitidissime l’avversario».
Non tutto però è da buttare. Capello riconosce a Spalletti il merito di aver saputo leggere la partita in corso d’opera, correggendo quegli errori strutturali che stavano affossando la manovra. Lo spostamento di Koopmeiners e l’ingresso di forze fresche hanno ridato vitalità a un gruppo che sembrava smarrito, evidenziando come la chiave di volta risieda nei movimenti senza palla, finora troppo carenti.
LA SVOLTA TATTICA – «Diciamo che ha cambiato con la posizione di Koopmeiners, ha cambiato qualcosa tatticamente. Si è un po’ riveduto e quindi penso che abbia trovato qualche soluzione. Dopo credo che con l’innesto di qualche giocatore diverso e in diverse posizioni di campo, la squadra si sia un po’ ritrovata nei movimenti senza palla che è stata la cosa più importante».
