Capuano confuso dalle parole di Conte dopo Bologna Napoli: «Non ho capito, quindi è colpa sua o dei calciatori?». L’accusa all’ex Juventus – FOTO

Capuano, giornalista, ha commentato così le parole di Antonio Conte dopo la sconfitta del Napoli contro il Bologna. Ecco le sue parole

Una frenata brusca, un 2-0 pesante sul campo del Bologna, e un post-partita che apre il caso. Il Napoli cade al Dall’Ara contro la squadra di Vincenzo Italiano, incassando la seconda sconfitta consecutiva in quella che è stata definita una pessima prestazione.

Ma a far discutere, più del risultato, sono le parole del tecnico Antonio Conte.

La società minimizza, Conte attacca

Nonostante la sconfitta, Sky Sport ha riferito che la panchina non è in discussione. Anzi, dalla società filtra soddisfazione per il lavoro svolto finora, e il KO viene liquidato come un semplice errore di percorso. Una calma apparente, che però stride con l’analisi post-gara dello stesso allenatore, come sottolineato dal giornalista Giovanni Capuano.

La contraddizione di Conte: “Colpa mia, ma i giocatori fanno il compitino”

Capuano, sul suo account X, ha evidenziato la forte contraddizione nelle dichiarazioni del tecnico partenopeo. Antonio Conte si è preso la colpa («parlerà con il club ed è colpa sua»), ma ha immediatamente girato l’accusa verso lo spogliatoio.

Secondo la ricostruzione di Capuano, Conte ha lamentato che «il problema sono i calciatori che fanno il compitino e non ci mettono il cuore come l’anno scorso». Un attacco diretto ai campioni d’Italia, accusati di scarso impegno e di appagamento.

Il dubbio di Capuano: “Allora di chi è la colpa?”

Questa doppia dichiarazione ha lasciato perplesso l’opinionista, che si è chiesto: «Quindi è colpa sua o dei calciatori?». L’autocritica del tecnico suona “falsa” se immediatamente seguita da un atto d’accusa così netto verso i propri giocatori.

In un momento delicato, mentre le rivali (come la Juventus del neo-tecnico Luciano Spalletti) cercano di recuperare terreno, le parole di Conte aprono la prima, vera crepa pubblica tra l’allenatore e uno spogliatoio che, un anno fa, dominava il campionato. Mentre la società minimizza, il tecnico alza la voce: la vetta della classifica scotta.

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