Caruso su Twitch: «Sono alla Juve da 6 anni, non posso non credere allo scudetto»
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Caruso su Twitch: «Sono alla Juve da 6 anni, non posso non credere allo scudetto»

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Arianna Caruso, centrocampista della Juventus Women, si è raccontata in un’intervista al canale Twitch del club bianconero

Arianna Caruso si racconta. La centrocampista della Juventus Women ha parlato così in un’intervista concessa al canale ufficiale Twitch del club bianconero.

INTER – «È stata una partita tosta, sono contenta che siamo arrivate in finale. Dovevamo chiuderla prima perché abbiamo avuto tante occasione, ma siamo state brave nei supplementari. Quando il risultato è positivo va bene così».

TEMPI SUPPLEMENTARI – «Chi subentra deve essere bravo a portare lucidità, in quei momenti fa la differenza la testa. C’era vento ed era difficile giocare, alla fine ce l’avevamo contro nel primo tempo supplementare e poi è sparito…».

ASSIST A BEERESTEYN – «Me lo prendo, ma ha fatto tutto lei. Ho tirato più forte possibile perché c’era vento, se no sarebbe finita fuori. Poi è stata brava lei e ha fatto un grande gol».

ROSUCCI – «La vedo tutti i giorni, ammiro la sua forza di non mollare mai. Le mando un abbraccio e le faccio un grande in bocca al lupo».

SCUDETTO – «Sono sei anni che sto qua, non posso non crederci. Lotteremo fino alla fine. Ovvio che ora è nelle mani nella Roma, ma noi dobbiamo crederci. Dobbiamo guardare noi stesse e cercare di fare il meglio possibile. Chiaramente loro dovranno perdere dei punti, ma prima pensiamo a noi stesse. Perché se non vinciamo parliamo di niente».

NUOVO FORMAT – «A me piace giocare, il fatto che ci siano più partite è stimolante. Alza il livello del campionato, la classifica è divisa in due. Speriamo finisca nel migliore dei modi, se no preferivo l’altro…».

TANTE PARTITE – «Sicuramente è pesante, ogni società deve avere una rosa con tante giocatrici, il rischio infortuni è alto. Più la rosa è ampia e meglio è».

RECORD PRESENZE – «Avevo perso il conto. Non ho un segreto, cerco di farmi trovare sempre pronta dall’inizio o a gara in corso. Spero sempre di essere presa in considerazione».

PROFESSIONISMO – «Sono in un club che ci ha sempre trattato da professioniste, per noi è cambiato solo sulla carta. Da quando sono giovane le cose sono cambiate molto, in Italia il calcio sta crescendo. Basta vedere la Roma e noi negli ultimi due anni in Champions. Abbiamo fatto passi importanti».

SOPRANNOME – «Preferisco ‘Ari’ ma mi chiamano tutti ‘Caru’ quindi ormai lo accetto».

CHAMPIONS – «C’è un’emozione diversa e ti confronti con squadre di livello molto alto che sono partite prima col professionismo. Ma il gap si è ridotto come abbiamo dimostrato noi e la Roma. Mi auguro che nel giro di pochi anni un’italiana possa vincere la Champions».

STADIUM – «È sempre un sogno, come la prima volta con la Fiorentina. Fa la differenza, rispetto a Vinovo ti senti piccolo piccolo. Il pubblico ti trascina quando non ce la fai più a correre».

GOL PREFERITO – «Forse quello col Servette in Champions, al volo su assist di Boattin».

MIGLIORE STAGIONE – «In questi sei anni ho fatto un percorso in cui sono cresciuta, forse l’ultima è stata la migliore a livello di numeri».

TIFOSI – «Li ringrazio, sono sempre presenti col sole, con la pioggia, col caldo o col freddo. Cerco sempre di essere il più gentile possibile, anche se a volte non è facile quando si perde. Ma spero che questa cosa arrivi perché loro sono sempre lì per noi».

VOGLIA DI GIOCARE A CALCIO – «Se ami questo sport trovi le risposte dentro al tuo cuore, io cerco di migliorarmi ogni giorno».

SPOGLIATOIO – «Vado d’accordo un po’ con tutte. C’è chi conosco da più tempo, chi ho ritrovato come Lenzini e Cantore con cui giocavo nelle giovanili».

LA PIU SCHERZOSA – «Forse Girelli, con lei scherziamo molto. Lei è al top.Ci divertiamo».

SFIDE CON GIRELLI – «Le sfide su punizione le vinco io, ma lei si arrabbierà quando sentirà questa intervista. Spero che una volta ci filmino così vedete».

DOVE MIGLIORARE – «Puoi crescere sempre sotto tutti i punti di vista».

PUNTI DI FORZA – «Cerco di non mollare mai e di dare sempre il massimo».

TRASFERIMENTO A TORINO – «È stato un po’ traumatico, ero spaventato di lasciare famiglia e amici a Roma. Ma conoscevo Rita Guarino e poi ho iniziato il percorso con Glionna e Cantore. Ma le cose che contano rimangono con te anche se sei lontana. Sono contenta della scelta che ho fatto».

IDOLO – «Totti».

PREMIÈRE ALLO STADIUM CON LA FIORENTINA – «Mi ricordo quel giorno e quelli prima. Chiedevamo sempre quanti biglietti fossero stati venduti: ci hanno detto quaranta mila e non ci credevamo. Facevo riscaldamento e mi sembrava tutto immenso. È stata un’emozione davvero bella. Poi quando inizia la partita non ti rendi conto».

NUMERO 21- «L’ho preso il primo anno, alla Juve è un numero importante. Speravo di poter far il percorso di quei giocatori e scrivere belle pagine con questa maglia».

RITI PRE PARTITA – «Ne ho personali e di squadra, ma non si possono svelare».

VITTORIA COL LIONE – «Ricordo il gol di Bonfantini, è stato un momento indimenticabile. Ogni partita in Champions te la ricordi, ci portiamo dietro quella partita tutti i giorni».

PREPARAZIONE PARTITE – «Non importa se sia Champions, Serie A, con la prima o con l’ultima. Cerchiamo di prepararla al meglio, poi magari può cambiare qualcosa a livello tattico a seconda della squadra che affronti».

GIORNATA – «Stamattina ho fatto allenamento, poi ho ripassato. Dopo la live qui devo fare un esame. Studio Scienze Motorie. È fattibile se uno studia e io studio poco perché preferisco il calcio. Ora ho la fortuna che questi esami sono online e riesco a darli. Se no devo andare a Milano e a Roma e io mi devo allenare».

GIOVANI – «Sicuramente le ragazze che si allenano con noi che hanno tanta qualità. Il livello si è alzato e trovare spazio è difficile. Ma ci aiutano e sono una marcia in più per noi».

FINALE COPPA ITALIA – «In Supercoppa abbiamo fatto una buona prestazione, concretizzando poco. Ai rigori ci è andata male ma è una lotteria. Ma abbiamo sempre vinto con loro e sarà una rivincita. Speriamo di portare la coppa a casa».

SEGUIRE LA JUVE ALLO STADIUM – «A me piace molto andare, li seguo molto. Quando non giochiamo noi capita spesso che andiamo allo Stadium. Siamo andate a vedere anche la Next Gen nella finale di Coppa di Italia».

LEGAME CON LA PRIMA SQUADRA – «C’è un bel collegamento, parliamo con alcuni ragazzi sia della Prima Squadra sia della Next Gen. È bello che sia così».

MESSAGGIO AI TIFOSI – «Spero che continuiate a seguirci, probabilmente è una delle stagione più difficili. Speriamo di rispondere nel migliore modo possibile».

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