Caso Pogba: «Mi hanno puntato le pistole addosso». Parole choc!
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Caso Pogba: «Mi hanno puntato le pistole addosso». Rivelazione choc!

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Caso Pogba, rivelazione shock sulla vicenda che vede coinvolto il centrocampista della Juventus: cosa è successo

Le Monde, nella sua edizione digitale, riporta una rivelazione shock sul caso che vede coinvolto Paul Pogba, oltre al fratello Mathias e ad alcuni amici di infanzia del centrocampista bianconero.

Nella sua testimonianza alla polizia francese, lo juventino ha dichiarato che la sera del 19 marzo 2022, dopo aver trascorso alcune ore con Boubacar C a Roissy-en-Brie, venne condotto da altri amici di infanzia, Adama C. e dai fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento a Chanteloup-en-Brie. Qui Paul è stato costretto a spegnere il telefono, che gli è poi stato sequestrato.

Da lì in poi attimi di grande paura per lui, visto che fecero irruzione due uomini incappucciati, con addosso giubbotti antiproiettile e pesantemente armati. Pogba venne quindi invitato a pagare 13 milioni di euro, di cui 3 milioni in contanti, per la protezione che quei due uomini gli avrebbero fornito per anni. Le Monde riporta poi un passo della dichiarazione fatta dallo stesso giocatore: «Avevo paura. Entrambi mi hanno puntato le pistole addosso. Minacciato in questo modo, dissi loro che avrei pagato ma si misero a gridare “Stai zitto, guarda in basso’. Uno dei due incappucciati parlò all’orecchio di Roushdane; quando se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagarli, altrimenti eravamo tutti in pericolo”».

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