Cassano: «Juve squadra scarsa con giocatori scarsi»
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Cassano senza peli sulla lingua: «Juve squadra scarsa con giocatori che non possono stare nella Juve. Voglio qualcosa in più da Spalletti!»

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Cassano, a Viva El Futbol, ha rilasciato queste dichiarazioni sulla Juventus dopo la sconfitta contro il Napoli

La sconfitta contro il Napoli ha lasciato strascichi pesanti e Antonio Cassano, nel consueto appuntamento con Viva El Futbol, non ha fatto sconti a nessuno. L’ex attaccante ha analizzato il momento della Juventus con la sua proverbiale schiettezza, distribuendo responsabilità tra dirigenza e panchina, e bocciando severamente alcune scelte tattiche viste al “Maradona”.

L’attacco alla società: “Comolli e gli algoritmi”

Il primo bersaglio della critica è la costruzione della rosa. Cassano punta il dito contro l’Amministratore Delegato Damien Comolli: “La squadra è stata fatta da lui con gli algoritmi, ma è una squadra scarsa con giocatori che non possono giocare nella Juve“.

Secondo l’opinionista, il problema è alla base: non si può ripartire pensando che i perni siano giocatori come Manuel Locatelli o affidandosi esclusivamente alle statistiche, ignorando la personalità necessaria per vestire quella maglia.

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L’ultimatum a Spalletti: “40 giorni sono passati, voglio vedere qualcosa”

Se la rosa è inadeguata, Cassano ora si aspetta risposte anche da Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, pur stimato, finisce nel mirino: “Caro Mister, da te voglio qualcosa in più. Sono passati 40 giorni, la squadra è senza un’idea“.

Cassano contesta apertamente la gestione di Teun Koopmeiners. L’olandese, schierato in difesa, viene bocciato senza appello: Dietro fa care. Se becchi qualcuno che ti punta nell’uno contro uno, ti fa male“.

Il caso Thuram e la stoccata su Yildiz

L’analisi tocca anche i singoli. Cassano vede un’involuzione in Khéphren Thuram: “Lo ho sempre venerato, ma da quando è arrivato Spalletti sta facendo male, viene spesso messo in disparte“.

Infine, un messaggio a Kenan Yildiz: “Non è Del Piero o Totti. Ha fatto gol, ma deve prendersi la squadra sulle spalle e farla girare“. E sulla frecciata di Spalletti relativa al costo di Loïs Openda (pagato 50 milioni e panchinato), Cassano legge un messaggio politico alla società, ma ribadisce: “Ad oggi non ho visto nulla“.

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