Cassano non risparmia nessuno, nel mirino quel big dopo Juve Milan: «Pensa di essere fenomenale ma non lo è, è scarso». Il suo attacco

Cassano critica ferocemente quel big dopo la scialba prova nel corso del big match tra Juve e Milan, definendolo scarso e privo di intelligenza calcistica

La scialba prestazione offerta da Rafael Leao nel pareggio per 0-0 tra Juventus e Milan non è passata inosservata, scatenando le critiche di Antonio Cassano. L’ex attaccante, noto per non risparmiare giudizi taglienti, è intervenuto a Viva el Futbol per commentare la partita dello Stadium, riservando parole durissime per il portoghese, il cui rendimento è stato giudicato nettamente insufficiente per il suo status e il suo ingaggio.

Cassano ha negato che Leao sia un giocatore di livello assoluto, esprimendo fastidio per l’atteggiamento del portoghese. Il giudizio è andato oltre la sola velocità, toccando aspetti fondamentali del gioco.

CASSANO – «Io ho avuto la fortuna di giocare con calciatori davvero fenomenali, Leao non lo è. Lui pensa di esserlo e questo mi da’ molto fastidio. Non ha idea di calcio, non sa proteggere la palla, non sa calciare bene con nessuno dei due piedi. È scarso, non fa gol né assist, ha solo la velocità e poco altro».

Le parole di Cassano mettono in discussione non solo le capacità tecniche del portoghese, ma anche la sua intelligenza calcistica.

L’ex calciatore ha poi rincarato la dose, puntando il dito contro il Milan per la cifra destinata all’ingaggio di Leao e paragonandolo a un altro attaccante italiano.

CASSANO – «La colpa non è sua, è del Milan che gli da’ 8 milioni, se guardiamo gli ultimi anni suoi e di Orsolini bisognerebbe invertire gli stipendi».

Il paragone con Riccardo Orsolini e il riferimento all’ingaggio di 8 milioni di euro evidenziano come, secondo Cassano, il valore sportivo ed economico di Leao non sia minimamente giustificato dal rendimento in campo.

La prestazione di Leao contro la Juventus è stata una delle più deludenti della serata, con l’attaccante che ha sprecato anche una delle migliori occasioni create nel finale. La critica di Cassano si aggiunge al coro di voci che chiedono maggiore concretezza al portoghese.