CdA Juve: da Comolli a Chiellini passando per il bilancio
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CdA Juve (Calcio e Finanza), da Comolli verso il ruolo di nuovo AD bianconero alla possibile uscita di Scanavino passando per l’aumento di capitale e il ruolo di Chiellini: tutto quello che c’è da sapere

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CdA Juve, venerdì 26 settembre si definirà il futuro assetto societario e approverà un bilancio in risalita

Il Consiglio di Amministrazione della Juventus, in programma venerdì 26 settembre a Torino, si preannuncia come uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per il club. All’ordine del giorno, non c’è solo la chiusura del bilancio al 30 giugno 2025, che, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe registrare una perdita notevolmente più contenuta rispetto a quella pesante della stagione 2023-24. La riunione, come riportato da Calcio & Finanza, potrebbe anche portare con sé importanti novità per quanto riguarda l’organigramma societario, con possibili uscite e nuovi, significativi, innesti.

A muovere le fila di questa transizione, che la Juventus ha intenzione di avviare con l’inizio della nuova stagione, ci sarà Damien Comolli. Il dirigente francese, approdato a Torino il 1° giugno in un momento di grande frenesia, tra il Mondiale per Club e il mercato estivo, è fortemente indicato come il nuovo amministratore delegato del club. Una mossa strategica che confermerebbe la fiducia della società nel suo operato.

Non meno importante sarebbe l’ingresso di Giorgio Chiellini, leggenda bianconera, che dovrebbe entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione. Sullo sfondo, infine, non si esclude l’ipotesi di un’uscita di Maurizio Scanavino, uomo di fiducia di John Elkann, che potrebbe essere ricollocato nella galassia Exor.

CdA Juve, il successo del mercato e la gestione dei costi

A fare da cornice a queste importanti decisioni c’è un bilancio in netto miglioramento, in parte dovuto al successo della campagna trasferimenti estiva. La Juventus, come spiega ancora Calcio & Finanza, ha infatti generato un saldo positivo di 35,4 milioni di euro sul bilancio 2025/26. Un risultato rilevante, ottenuto grazie all’ottima gestione delle cessioni, nonostante l’aumento del monte ingaggi della squadra, salito a circa 122,9 milioni di euro (+12,5%).

Il vero successo del mercato, però, è la gestione equilibrata del costo complessivo della rosa, che è rimasto sostanzialmente stabile, passando solo da 233,5 a 235,2 milioni di euro. Una crescita minima che testimonia la capacità di Comolli di operare in modo sostenibile, portando risultati e riducendo le perdite. La questione di un possibile aumento di capitale da 110/120 milioni di euro, di cui 30 già versati dalla proprietà, rimane sullo sfondo e potrebbe essere affrontata in futuro, ma intanto il CdA di venerdì getterà le basi per il futuro assetto societario.

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