Cessione Juve, offerta shock da parte di alcuni emissari sauditi: sul piatto di Elkann c’è questa cifra per acquisire la maggioranza delle quote! I dettagli

Cessione Juve: voci su un interesse arabo e possibile offerta da 2 miliardi di euro respinta dalla proprietà che conferma il proprio impegno

Le sirene del mercato finanziario tornano a suonare attorno alla Continassa, alimentando nuove speculazioni sul futuro societario della Vecchia Signora. Secondo quanto riportato nell’edizione odierna di Tuttosport, nella giornata di ieri si sono intensificate le voci riguardanti un concreto interessamento da parte di alcuni emissari sauditi. Questi investitori avrebbero prospettato a Exor una proposta monstre che si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di euro. Tale cifra, sebbene astronomica, viene considerata dagli analisti finanziari e dagli ambienti vicini alla proprietà solo come un’eventuale, ipotetica base di partenza per potersi sedere a un tavolo e discutere seriamente di una cessione delle quote di maggioranza. Tuttavia, la posizione della holding della famiglia Agnelli-Elkann rimane ferma e inamovibile: la Juventus non è in vendita.

La strategia della proprietà è chiara e coerente con quanto accaduto nelle scorse settimane. Qualsiasi offerta, anche se economicamente allettante come quella araba, è destinata a essere rispedita al mittente senza esitazioni. Il copione sembra ricalcare fedelmente la vicenda Tether: anche in quel caso, di fronte a una proposta concreta, la porta è stata chiusa ermeticamente. Non esistono margini di trattativa perché manca a monte la volontà di disimpegnarsi. John Elkann ha tracciato una linea netta, ribadendo che il club rappresenta un asset storico e strategico per la famiglia.

La dirigenza bianconera lavora per il rilancio sportivo ed economico del club, e queste continue voci di acquisizione vengono percepite come “rumors” privi di fondamento pratico. L’addio non è mai stato nei piani di Elkann, che intende proseguire nel percorso di risanamento e crescita avviato con il nuovo management. I tifosi possono dunque stare tranquilli: nonostante il pressing internazionale e le cifre da capogiro che circolano sui media, il controllo della società resta saldamente nelle mani di Exor, determinata a difendere la storia e l’identità bianconera da ogni tentativo di scalata esterna.