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Cherubini, poche parole e tanto lavoro: così vuole conquistare la Juventus

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Cherubini, gli insegnamenti del Foligno Calcio arrivano alla Juventus: poche parole, tanto lavoro. Ecco gli obiettivi del dirigente

Parlare poco, lavorare molto, nell’ombra. Federico Cherubini lo faceva già ai tempi in cui era direttore sportivo del Foligno Calcio, squadra della sua città, in Serie C. Ed ha portato questo suo modo di essere e di agire anche alla Juventus. Tolta la conferenza stampa di presentazione ufficiale, un’intervista a Tuttosport e un intervento a Coverciano per ricevere un premio, il dirigente folignate non ha mai parlato davanti alle telecamere televisive, né nei prepartita né nei post partita. Al suo posto, infatti, fino a questo momento si è sempre visto Pavel Nedved.

QUESTIONE DI CARATTERE…E NON SOLO

Un fatto di carattere, come racconta chi dalla sua Foligno lo ha conosciuto prima come giocatore e poi  come dirigente, ma anche un vero e proprio modus operandi che deriva anche dalla gavetta fatta proprio nel club umbro, quando “con pochi soldi in valigia doveva tornare a casa con tanti giocatori”. La strategia è chiara: puntare sui giovani talenti da far sbocciare in casa bianconera. Come fatto, ai tempi del Foligno Calcio, quando vari Cacciatore, Parolo e Volta sfruttarono il club umbro come trampolino di lancio per la Serie A.

MERCATO E JUVENTUS UNDER 23: GLI OBIETTIVDI DI CHERUBINI

Non è un caso, quindi, che l’obiettivo che si è posto Cherubini alla Juventus sia anche quello di svecchiare la rosa con profili giovani, ma di talento. Ecco spiegati, quindi, i colpi Kaio Jorge e Locatelli in estate e gli obiettivi messi in cima alla liste delle preferenze per il futuro: Vlahovic e Tchouameni su tutti. Due pupilli che la Juventus sogna di portare a Torino nell’estate del 2022, anche se concorrenza non manca.  Un occhio di riguardo Cherubini lo dà anche al progetto della Juventus Under 23 che ha visto proprio in lui uno dei padri fondatori. Portare i talenti di Zauli a compiere il definitivo salto in Prima Squadra sarebbe la chiusura del cerchio ideale di un percorso tutto a tinte bianconere.

 

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