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Chi è Gow, il fedelissimo di Comolli che sta insidiando la candidatura di Ottolini: dal Liverpool alla retrocessione danese, la sua carriera e non solo

Chi è Gow, il ritratto del possibile nuovo ds bianconero: una vita nei Reds, l’incrocio con l’AD e l’ultima tappa amara all’Aalborg
Il casting per il ruolo di Direttore Sportivo della Juventus si è arricchito di un colpo di scena improvviso, spostando l’attenzione dai confini nazionali a quelli internazionali. Se fino a ieri la nomina di Marco Ottolini sembrava una formalità, l’inserimento prepotente di una candidatura estera ha sparigliato le carte in tavola. Ma chi è Gow, l’uomo che potrebbe soffiare la poltrona all’ex dirigente del Genoa? James Gow è un profilo che incarna perfettamente la visione globale dell’Amministratore Delegato Damien Comolli, con il quale condivide un passato professionale importante e una stima reciproca che potrebbe fare la differenza nella scelta finale.
La carriera di Gow è legata a doppio filo a una delle istituzioni più prestigiose del calcio mondiale: il Liverpool. Nel club inglese, il dirigente ha trascorso ben tredici anni, un periodo lunghissimo durante il quale ha ricoperto diversi incarichi formativi e organizzativi, crescendo all’ombra di Anfield. È proprio in questo contesto d’élite che le sue strade si sono incrociate con quelle di Comolli. I due hanno lavorato a stretto contatto, condividendo metodologie di lavoro e una filosofia gestionale di stampo anglosassone che l’AD vorrebbe ora importare a Torino.
Dopo la lunga parentesi ai Reds, Gow ha deciso di intraprendere la carriera di responsabile dell’area sportiva in prima persona. La sua prima esperienza da Direttore Tecnico lo ha portato negli Emirati Arabi, all’Al-Jazira, dove è rimasto per una sola stagione. Successivamente, ha tentato l’avventura in Europa, accettando la sfida dei danesi dell’Aalborg. Qui, però, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative: la sua gestione biennale si è conclusa con un epilogo amaro, la retrocessione del club nella seconda divisione. Nonostante questo incidente di percorso, la fiducia di Comolli nelle sue capacità manageriali sembra intatta, rendendo Gow una scommessa affascinante ma rischiosa per la scrivania più importante della Continassa.
