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Chiara Aleati: «Se la Juve non torna a segnare non va da nessuna parte. Gli attaccanti devono dare una risposta… Eppure Comolli ha investito bene in estate» – VIDEO
L’analisi della giornalista Chiara Aleati a ‘Ma che partita hai visto?’ dopo la sconfitta della Juventus in casa del Real Madrid
Durante il format ‘Ma che partita hai visto?‘, prodotto dal canale YouTube di JuventusNews24.com, la giornalista Chiara Aleati ha offerto un’analisi tagliente del momento della Juventus, focalizzandosi sul paradosso di un attacco rinforzato sul mercato ma improvvisamente sterile. Aleati ha prima riconosciuto la bontà delle operazioni estive, sottolineando come nelle prime uscite la squadra segnasse con continuità. Poi, però, ha evidenziato il blackout delle ultime tre partite, un’assenza di gol ritenuta “grave” considerando gli investimenti fatti. Pur salvando l’atteggiamento difensivo visto in Champions contro il Real Madrid, la giornalista ha chiesto una reazione immediata agli attaccanti in vista del campionato, sottolineando che le occasioni arrivano, ma mancano lucidità e cinismo.
Questo il suo intervento completo:
«Comolli ha deciso di andare a rinforzare e a completare quello che era il reparto offensivo e lo ha fatto e secondo me lo ha fatto anche molto bene. Comunque i giocatori sono arrivati, sono arrivati anche dei giocatori importanti e le prime partite Io questo attacco l’ho visto. Io ho visto una Juventus che segnava in continuazione sia con i vecchi che con i nuovi. Poi però a un certo punto l’attacco si è spento. E allora io mi chiedo com’è possibile che la società investa così tanto sulla fase offensiva se poi sono tre partite che non riusciamo a trovare la via del gol? Ma è grave per un semplice motivo. È grave perché se tu vai a rinforzare un reparto, e questo reparto poi non ti dà quello che tu ti aspettavi. È chiaro che la situazione diventa problematica. Secondo me il centrocampo può avere un senso e si può andare in questa direzione con un centrocampo a tre messo in un determinato modo con una determinata tipologia di uomini, ma inevitabilmente non si può andare a deresponsabilizzare quello che è il reparto offensivo, a togliere i punti di riferimento che dà il reparto offensivo.
Se noi non riusciamo a trovare una soluzione a quelle che sono le reti che arrivano dal reparto offensivo, ragazzi non riusciamo ad andare da nessuna parte perché magari non li prendi più i gol, perché riesci a fare filtro col centrocampo, ma se non segni la situazione non cambia. Quindi quello che io mi aspetto di vedere nella partita con la Lazio è sì l’atteggiamento visto nel primo quarto d’ora della partita col Real, sì, l’atteggiamento visto dal centrocampo e dalla fase difensiva della Juventus. A me è piaciuto l’atteggiamento difensivo della Juventus contro una squadra che inevitabilmente cercava di bucarti in tutti i modi. E tu, nonostante questo, hai tenuto. Ma quello che io mi aspetto tornando in Italia, quando sicuramente la difesa non verrà bersagliata da 28 tiri come è successo col Real Madrid questa sera, mi aspetto una risposta di presenza, una presenza forte e importante da parte degli attaccanti su cui la società ha veramente investito tanto. Non è sempre la responsabilità o dell’allenatore o del centrocampo o della difesa che non dà i palloni perché palloni stasera ne sono arrivati e purtroppo non siamo stati lucidi e cinici da sfruttarli».
