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Como Juve, perchè i cambi di Tudor sono arrivati soltanto al 77′? C’è una motivazione di natura tattica: il retroscena dal Sinigaglia

Como Juve, l’analisi di Tudor dopo il ko di Como: ha provato il tutto per tutto con quattro uomini offensivi, ma la squadra ha perso equilibrio
Una sconfitta che brucia, la prima in campionato, arrivata al termine di una prestazione deludente. Nel post-partita di Como-Juventus, l’allenatore bianconero Igor Tudor si è presentato in conferenza stampa per analizzare il 2-0 subito. Il tecnico ha provato a spiegare la mossa tattica tentata nel finale, quando ha inserito più uomini offensivi, un azzardo che però non ha pagato, portando anzi al raddoppio dei lariani.
Tudor: la spiegazione dei cambi
L’allenatore croato ha ammesso di aver tentato una soluzione ultra-offensiva, consapevole dei rischi, per provare a recuperare una partita che si era messa male. Un tentativo di scuotere la squadra che, però, è coinciso proprio con il momento in cui il Como ha trovato il gol del raddoppio con Nico Paz.
PERCHÉ I CAMBI AL 77′ – «Giocare con due attaccanti e due ali non so chi lo fa… La squadra fa fatica a reggere, con due mediani e difesa a 4. Ma era giusto provare. Tu devi provare, come successo negli ultimi 20′. Poi abbiamo preso gol, è mancato anche un centrocampista. Ma era giusto provare».
LA CONFERENZA STAMPA DI TUDOR POST COMO JUVE 2-0
L’analisi di Tudor è lucida e onesta. Ha ammesso di aver schierato una formazione spregiudicata, quasi un 4-2-4, con due ali (come Yildiz e Conceicao) e due punte centrali. Una mossa che «la squadra fa fatica a reggere», specialmente con soli due centrocampisti a fare da filtro. Il risultato è stato che la Juve ha perso le distanze e, come ammesso dallo stesso tecnico, «è mancato anche un centrocampista» in fase difensiva, proprio in occasione del raddoppio.
Nonostante l’errore tattico sia costato caro, Tudor ha difeso la sua scelta come un tentativo necessario per provare a raddrizzare la partita: «Ma era giusto provare». Una mossa disperata, che non ha dato i frutti sperati e ha anzi confermato le difficoltà di una Juventus che, in questo momento, fatica a trovare un equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva, specialmente quando è costretta a inseguire il risultato. La sconfitta di Como lascia i bianconeri con tanti dubbi e la consapevolezza che c’è ancora molto da lavorare.
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