Conferenza stampa Iachini: «Juve-Fiorentina importante per Firenze»
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Conferenza stampa Iachini: «Juve-Fiorentina importante per Firenze»

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Conferenza stampa Iachini: le parole del tecnico per Juve Fiorentina, sfida valida per la 22ª giornata di Serie A

Domenica alle 12.30, Juve e Fiorentina si sfideranno all’Allianz Stadium nella 22ª giornata di Serie A. Bianconeri reduci dal ko contro il Napoli, viola che hanno pareggiato 0-0 al Franchi con il Genoa.

Nel giorno di vigilia, sabato 1 febbraio, Beppe Iachini parlerà in conferenza stampa per presentare l’incontro. Appuntamento fissato alle 08.45 dalla Sala stampa ‘Manuela Righini’ del Franchi per rispondere alle domande dei giornalisti in vista del match. Eccone i passaggi salienti.

MERCATO – «Abbiamo avuto la nostra strategia, abbiamo lavorato con una certa logica prendendo giocatori per adesso ma anche per il futuro, come Kouame e Amrabat. La Società avrebbe voluto fare anche qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, anche per qualche rifiuto. La volontà era quella di andare anche ad aggiungere qualche altro elemento. Adesso pensiamo al campo, il mercato è finito. Valuteremo i nuovi, li conosciamo, e potranno darci una mano».

MATCH – «Per Firenze è una partita molto importante. Ci teniamo come sempre, mi dispiace solo che siamo in emergenza. Vogliamo comunque giocarci la nostra partita con coloro che sono a disposizione. Servirà la gara perfetta, i loro campioni possono sempre risolvere la partita. Stiamo cercando di recuperare le energie, abbiamo giocato mercoledì, mentre la Juve ha avuto la settimana tipo. Non voglio fare polemica ma faccio solo una costatazione. Non mi torna, sarebbe stato meglio se avessimo giocato tutti insieme in Coppa Italia. Voglio una squadra organizzata e coraggio, per affrontare la Juventus che ha tanti campioni».

RICORDI CONTRO LA JUVE – «Le prime erano con Baggio, poi marcavamo Baggio. Ne abbiano vinte alcune, domani servirà una partita da squadra».

MOMENTO FIORENTINA – «Lavoro sul campo. Sembra che io sia duro con i giocatori ma la realtà è che pretendo tanto. Lavoriamo sul piano tattico, su fase di possesso e non possesso. Per questo poi voglio vedere la domenica ciò che proviamo giorno dopo giorno. Oltre alla tattica, sulla quale lavoriamo, vogliamo migliorare anche il palleggio e il possesso. Stiamo facendo un percorso per poi fare partite importanti su tutti i campi. La squadra sta migliorando e la crescita si vede. Serve ancora tempo, attraverso il lavoro perfezioneremo il tutto. Non vogliamo mollare un centimetro, dobbiamo imparare a reagire agli eventi che ci sono in una partita. Abbiamo margini di crescita».

DUNCAN – «Lui è un centrocampista dinamico con buona tecnica. Avendo tutti centrocampisti di piede destro ci serviva un mancino. Sa anche fare gol, deve calciare da fuori. In questo momento non è disponibile, lo staff medico ci dirà tra quanto potrà essere in campo».

IGOR – «Se può giocare? Sì, è un’idea. Lavoreremo sul campo e attraverso i video. Vedremo se potrà giocare dal 1‘».

CASTROVILLI – «Da lunedì rientrerà a lavorare con il gruppo».

JUVENTUS- «Negli ultimi anni è stata una bestia nera un po’ per tutti. Hanno sempre avuto grandi rose e la loro evoluzione è stata molto importante. Sono stati bravi ma allo stesso tempo la partita deve essere giocata e ci proveremo. Mi sarebbe piaciuto giocarla tra un mese, con tutti gli effettivi a disposizione, ma vogliamo cercare l’impresa domani. Fare risultato sarebbe un’impresa».

DYBALA – «Oggi è uno dei più forti attaccanti al mondo ma si vedeva già quando aveva 18 anni, quando lo ho aiutato. Ancora non aveva un ruolo preciso, poi ci siamo parlati e abbiamo capito che il suo ruolo fosse quello di prima punta. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro insieme, è un ragazzo d’oro e ha sempre voglia di apprendere, migliorare e crescere. Oggi è più maturo, ha consapevolezza della propria forza. Quando si parlava della sua cessione mi sono meravigliato. In una squadra che vuole vincere deve essere titolare».

ASPETTATIVE – «Voglio vedereUna squadra organizzata con mentalità e atteggiamento giusto e con tanta personalità. Se si abbassa l’attenzione contro la Juve puoi pagare subito, visti i loro grandi giocatori».

SARRI – «Maurizio è un allenatore molto preparato, dà un’organizzazione alle proprie squadre. La qualità dell’orchestra è alta e la palla canta. Sta facendo un ottimo lavoro anche se ancora può migliorare. Lavora da 7 mesi con quei giocatori ma gli servirà ancora tempo prima di arrivare al top. Può far fare ai giocatori un altro salto di qualità. Non dobbiamo abbassare la testa e non dobbiamo avere timore».

CRISTIANO RONALDO – «Come si ferma ?Grazie a una partita perfetta sotto l’aspetto difensivo. A Milano con l’Inter abbiamo fatto bene, mentre nel possesso potevamo fare di più. A Napoli siamo andati meglio in uscita e a Torino servirà la stessa organizzazione. Dobbiamo limitarlo anche se azzerarlo del tutto è quasi impossibile, può sempre tirare fuori la giocata del fuoriclasse».

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