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Conte lancia la sfida alla Juve: «Sappiamo che ci sarà da soffrire. Turnover? Non possiamo giocare sempre con gli stessi»

Conte dopo la maratona ai rigori di Napoli Cagliari: le parole del tecnico, che ha trovato risposte da chi gioca meno e ora attende la sfida con la Juve
Il Napoli strappa il pass per i quarti di finale di Coppa Italia al termine di una vera e propria maratona contro il Cagliari, decisa solo dopo una serie di calci di rigore che Antonio Conte ha definito senza mezzi termini “interminabile”. Nel post-partita, il tecnico salentino non ha nascosto la fatica per un passaggio del turno sofferto, ma ha rivendicato con orgoglio il merito della sua squadra, capace di reagire anche alla sfortuna (come il gol subito per un tocco involontario di McTominay).
L’analisi di Conte si è concentrata sulla gestione della rosa in un momento di emergenza. Con l’infermeria piena e le rotazioni ridotte all’osso, il turnover applicato contro i sardi era una scelta obbligata ma rischiosa. La risposta del campo, però, ha soddisfatto l’allenatore: tutti, anche chi ha giocato meno finora, hanno dato risposte importanti in termini di impegno e responsabilità.
STRISCIA DI RIGORI – «Alle volte sei in vista futura obbligato a fare certe cose. Lo facemmo anche con la Lazio, avevamo la necessità di vedere giocatori dall’inizio. Giochiamo ogni tre giorni e non possiamo giocare solo con gli stessi. Sono contento delle rispote avute, sappiamo che ci sarà da soffrire. Dobbiamo fare tutti quello stiamo facendo. con grande responsabilità da parte di tutti. Di questo sono contento»
Conte, ora il recupero lampo per la Juventus
Archiviata la “faticaccia” di coppa, l’attenzione di Conte si è spostata immediatamente sulla sfida più attesa: il big match di sabato contro la Juventus. Il tecnico sa che la qualificazione, arrivata dopo 120 minuti e oltre, ha un costo fisico elevato.
RECUPERO E JUVE – «Ora dobbiamo recuperare e prepararci per la prossima partita. Giochiamo ogni tre giorni e non possiamo giocare solo con gli stessi. Sappiamo che ci sarà da soffrire»
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Il messaggio alla squadra e all’ambiente è chiaro: non c’è tempo per festeggiare. Bisogna smaltire le scorie di una serata lunghissima e ricaricare le batterie mentali e fisiche. La Juventus di Spalletti arriverà al ‘Maradona’ e il Napoli dovrà fare di “necessità virtù” per farsi trovare pronto a una battaglia che vale un pezzo di stagione.
