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Cucchi: «I puristi potranno storcere il naso sulla prestazione della Juve a Pisa, ma è indiscutibile che…»
Cucchi: «I puristi potranno storcere il naso sulla prestazione della Juve a Pisa, ma è indiscutibile che…». Il commento del giornalis
Il celebre giornalista Riccardo Cucchi, storica voce di Tutto il calcio minuto per minuto, ha condiviso sui social una riflessione significativa sulla vittoria della Juventus contro il Pisa, ponendo l’accento sul cambiamento caratteriale della squadra sotto la nuova guida tecnica. Nonostante una gara sofferta alla Cetilar Arena, decisa dalle reti di Kalulu e Yildiz, l’analisi del cronista si focalizza sull’atteggiamento dei bianconeri.
Ecco il suo pensiero:
«Tre punti d’oro. I puristi potranno storcere il naso sulla prestazione, legittimamente. Ma la voglia che mette in campo la Juventus è indiscutibile. Non era così da un po’, prima che arrivasse Spalletti».
L’importanza del risultato sulla forma
Cucchi riconosce che, dal punto di vista del gioco, la prestazione non sia stata impeccabile. Come evidenziato anche da altri osservatori, la Juventus è apparsa a tratti “brutta e fortunata”, venendo salvata in due occasioni dai legni colpiti dai toscani. Tuttavia, il valore di questi «tre punti d’oro» è immenso: grazie a questo successo, i bianconeri hanno centrato la terza vittoria consecutiva in Serie A, risalendo fino al terzo posto solitario in classifica.
Il fattore Spalletti
Il nucleo del commento di Cucchi riguarda la ritrovata determinazione del gruppo. I numeri della gestione di Luciano Spalletti supportano questa tesi: con una media di 2,12 punti a partita, il tecnico toscano sta ottenendo il miglior rendimento delle ultime sei stagioni a Torino. La capacità di soffrire e di colpire grazie ai cambi — come l’ingresso decisivo di Zhegrova — dimostra una fame agonistica che Cucchi non percepiva nell’ambiente juventino da diverso tempo.
Questa rinnovata “voglia”, unita a una solidità difensiva che vede Kalulu come stakanovista inamovibile con 2.160 minuti giocati, sembra aver ridato ai bianconeri quel «profumo di Juve vera» citato anche da Guido Vaciago.
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