Damascelli: «Contro la Juve mezzo Napoli può bastare»
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Damascelli lancia una bordata: «Contro la Juve mezzo Napoli può bastare. Imbarazzante il livello dei bianconeri in ogni settore, Spalletti rassegnato!»

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Damascelli, giornalista, ha commentato così la sconfitta della Juve contro il Napoli. Queste le sue dichiarazioni

Il verdetto del “Maradona” è stato emesso e la critica non fa sconti alla Juventus. La sconfitta per 2-1 contro il Napoli ha evidenziato il divario attuale tra le due compagini, un gap che Tony Damascelli ha analizzato con la consueta penna tagliente sulle colonne de Il Giornale. L’editorialista ha dipinto un quadro impietoso della prestazione bianconera, definendo la Serie A “cafona” per il livello espresso e sottolineando come agli azzurri sia bastato il minimo indispensabile per avere la meglio.

Conte, il trionfo dell’emergenza: “Lucidato lo scudetto”

Secondo Damascelli, il Napoli ha “lucidato lo scudetto” e si è ripreso meritatamente il primo posto in classifica. Il merito principale va ad Antonio Conte. Il tecnico salentino, nonostante fosse limitato da assenze pesantissime (fuori l’intero centrocampo titolare), ha presentato una squadra “compatta e sicura nelle idee.

La provocazione del giornalista è netta: “Contro la Juve mezzo Napoli può bastare“. Una frase che certifica la solidità dei padroni di casa, ma che suona soprattutto come una condanna per la pochezza degli avversari.

Juve, “livello imbarazzante”: tutti i colpevoli

L’analisi sulla Juventus è una demolizione sistematica. Damascelli definisce “imbarazzante il livello dei bianconeri in ogni settore“. Nel mirino finiscono i singoli: Juan Cabal è definito “sfasato”, mentre Teun Koopmeiners viene bollato come “indisponente” nel suo duello perso contro Neres.

Spalletti e la “giostra parrocchiale”

Ma la critica più feroce è riservata alla guida tecnica. Luciano Spalletti viene descritto come “rassegnato” e colpevole di “scelte illogiche“.

Damascelli contesta l’approccio iniziale senza “nessuna punta vera” (con Yildiz falso nove) e, soprattutto, la gestione della ripresa: “La giostra parrocchiale dei cambi ha favorito il successo dei campioni“. L’uscita dal campo di Kenan Yildiz e il confuso inserimento finale di tre attaccanti contemporaneamente hanno finito per agevolare il Napoli invece di impensierirlo. Una bocciatura su tutta la linea.

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