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È il nuovo Pirlo, blitz Juventus: è il play chiesto da Spalletti

Manca poco per rivedere in campo la Juve, intanto Spalletti ha già individuato il nuovo Pirlo. Il blitz di Comolli è il regalo di Natale per i tifosi bianconeri.
Alla Juventus viene oggi riconosciuta una necessità strutturale: servirebbe come acqua fresca un profilo in grado di dettare il gioco davanti alla difesa, imprimendo al centrocampo la qualità, la visione e la classe che ricordano un certo Andrea Pirlo. Proprio Pirlo, durante il suo periodo da regista bianconero (2011-2015), è stato il fulcro della squadra bianconera, capace di trasformare ogni verticalizzazione in un’azione pericolosa e ogni calcio piazzato in un’arma. Con circa 164 presenze e 19 gol in bianconero, alternati a 38 assist e quattro Scudetti consecutivi, Pirlo incarnava quel centrocampo che sapeva gestire il ritmo e al tempo stesso accendere la luce dove serviva.
Oggi il calcio muta, le esigenze cambiano, ma la sostanza rimane: ad un allenatore come Luciano Spalletti serve un giocatore che sappia costruire il gioco, abbassarsi tra i difensori, dettare i tempi e organizzare la fase offensiva partendo da dietro. Le opzioni in Serie A che rispondono a questo identikit sono poche e costose: uno specialista del “piazzamento” libero nel vertice basso del centrocampo, capace di distribuire gioco senza farsi stritolare dal pressing avversario. In questo quadro, la Juventus sembra aver individuato un possibile obiettivo che calza perfettamente a questo modello. L’idea è quella di accogliere un giovane talento che avrà il tempo di adattarsi ma che abbia già dimostrato attitudine al ruolo, visione, piede sinistro e qualità tecnica, quelle che nella storia juventina raramente sono mancate.
Tutti vogliono Bernabé: la Juve fa sul serio
Il profilo in questione è quello di Adrian Bernabé, centrocampista spagnolo classe 2001 del Parma, osservato attentamente dalla Juventus al Bentegodi in occasione di Verona–Parma. Bernabé è cresciuto nelle giovanili di Espanyol e della celebre “Masia” del Barcelona, prima di trasferirsi al Manchester City e poi firmare per il Parma nel 2021. Il suo percorso ha mostrato un’evoluzione tattica interessante: partito da trequartista, si è abbassato nel ruolo di mediano o centrocampista davanti alla difesa, diventando un regista moderno, capace di inserimenti, passaggi chiave e gestione del possesso.

Nella stagione in corso ha disputato 11 partite in Serie A con il Parma, segnando 2 gol (entrambe in casa) e registrando un coinvolgimento nei gol pari a 0,21 per 90 minuti. Oltre ai numeri, i dati mostrano un giocatore che effettua circa 2,16 tiri per 90 minuti, dei quali 0,62 nello specchio (respectivamente 21 tiri totali, 6 nello specchio): cifre che, pur non da dominatore assoluto, indicano una propensione alla conclusione e al contributo creativo.
I tifosi e gli scout lo guardano con interesse perché Bernabé rappresenta quel mix di classe e versatilità tattica che servirebbe alla Juve di Spalletti. Se la società dovesse convincere il giovane a sposare il progetto juventino, con un investimento magari più contenuto rispetto ai big internazionali, potrebbe avere fra le mani un regista alla Pirlo per la nuova era bianconera. Il Parma di certo, non lo lascerà andare a prezzo di sconto.
