Fiorentina, il ds Goretti: «Non siamo stati squadra»
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Fiorentina, il ds Goretti interviene dopo la sconfitta contro il Sassuolo: «Non siamo stati squadra, blackout evidente». Svelata la posizione di Vanoli

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Fiorentina, Goretti non ha dubbi dopo la sconfitta contro il Sassuolo: la squadra non è esistita per 100 minuti. C’è un blackout evidente, ma il mister è confermato

Durissimo l’intervento del direttore sportivo della Fiorentina, Roberto Goretti, dopo la sconfitta subita al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Goretti ha esordito con una forte critica all’atteggiamento della squadra. Il DS ha ammesso che la squadra era partita bene, ma ha poi sentenziato che le partite durano 100 minuti e non sono stati squadra.

La delusione di Goretti è evidente anche verso l’ambiente. Goretti ha parlato di un blackout in alcune partite evidente e ha aggiunto che ogni palla buttata in area dimostra che non c’è sufficiente connessione e fiducia tra i giocatori.

Nonostante la prestazione negativa e i passi indietro rispetto alle gare precedenti, il DS ha ribadito che la resa non è un’opzione. La squadra ha l’obbligo di reagire: è vietato mollare, è vietato cedere terreno, è vietato retrocedere.

Fiorentina, la conferma dell’allenatore e l’analisi del futuro

Nonostante le evidenti critiche alla squadra, la posizione dell’allenatore è stata blindata. Alla domanda specifica sulla conferma di Vanoli, Goretti ha risposto con fermezza. Questo sposta interamente il peso della responsabilità sulla rosa e sulla necessità di mostrare maggiore personalità in campo. Sta a tutte le componenti cercare di risolvere il problema.

ROBERTO GORETTI – «Eravamo partiti bene ma le partite durano 100 minuti e non siamo stati squadra. Dopo la partita di Bergamo abbiamo fatto un appello ai nostri tifosi… gli abbiamo chiesto di venire, ma forse non siamo venuti noi. Sta a tutte le componenti cercare di risolvere un blackout in alcune partite evidente. Nelle ultime partite credo di aver visto passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. Ogni palla buttata in area dimostra che non c’è sufficiente connessione e fiducia tra i giocatori… ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, è vietato retrocedere. Sì, il mister è confermato».

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